L’Europa intergovernativa è morta. Senza un processo “costituzionale” non rinascerà
Detto ciò, prendere di petto Bruxelles e Berlino ha senso? Un girotondo di opinioni
Per il governo, dunque, focalizzarsi su uno specifico dossier nel 2016 potrebbe essere inutile. L’urgenza che caratterizza ciascuno dei problemi indicati nasce dalle distorsioni dell’architettura europea alla quale occorre porre rimedio; farsi coinvolgere da questo approccio devia l’azione indispenabile per una revisione “costituzionale” dell’Ue. Una Banca centrale con obiettivi e strumenti simili a quelli delle principali Banche mondiali; un Parlamento dotato di poteri legislativi; una Commissione con poteri fiscali e regolamentari sotto il controllo parlamentare e le scelte di una banca centrale indipendente. In breve prendere atto che l’Europa intergovernativa è morta quando i paesi fondatori hanno deciso di accogliere gli altri senza cambiare architettura istituzionale; non prenderne atto è un anacronismo politico.
Paolo Savona è Economista, già ministro