L'intervento sulla giustizia di Meloni a Palermo spiega a che punto è il rapporto con Nordio

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Giorgia Meloni alla commemorazione di Paolo Borsellino chiamata a parlare di giustizia fa capire a che punto è il rapporto tra la guida del governo e il ministro Carlo Nordio. Il tema era all'attenzione da qualche settimana perché dal livello del sostegno alla sua riforma dipendevano molte cose. La compattezza della maggioranza attorno al ministro è ora incrinata. Con FdI che torna all'ispirazione originaria, come forza comprimaria dell'antimafia politica in tutte le sue espressioni e in tutte le sue storture. Fermare la revisione del reato mal definito e insensato chiamato concorso esterno in associazione mafiosa dà sicuramente respiro al governo nei rapporti con altre istituzioni e ferma le speculazioni di parti dell'opposizione, ma toglie energia riformista.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

La distruzione del grano e l'asse della guerra spostato sul Mar Nero.

Fatto #2

Il capo dei servizi di intelligence britannici chiede pubblicamente una mano (potresti spiare per noi?) ai russi scontenti della cleptocrazia putiniana.

Fatto #3

Cambia il bilancio del comune di Roma. L'amministrazione chiederà qualche euro in più a chi dorme in albergo o in case gestite da piattaforme turistiche (con l'obiettivo di avvicinare l'importo della tassa di soggiorno tra alberghiero e extra alberghiero). E il comune vince al Tar contro i tentativi di fermare la realizzazione del termovalorizzatore.

Le città italiane realizzano poco per favorire la transizione ecologica con il rafforzamento del trasporto pubblico.

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