DI COSA PARLARE STASERA A CENA
Le parole di Prigozhin dimostrano che in Russia c'è una sfida per il potere
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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Da un po’ manifestava nervosismo e mandava messaggi duri al Cremlino, ma ora con l’annuncio del ritiro delle sue truppe dalle zone di occupazione in Ucraina dal 9 maggio il capo della brigata Wagner ha raggiunto un livello di tensione con Vladimir Putin dal quale difficilmente potrà tornare indietro come se nulla fosse successo. È all’esito del confronto tra Eugeny Prigozhin e Putin che bisogna guardare per capire cosa sta succedendo nella sfida per il potere in Russia e cosa aspettarsi dai prossimi sviluppi della guerra. L’esercito russo sembra vicino a un momento di grande difficoltà organizzativa, forse anche per la durata inattesa del conflitto e la denuncia sulla mancanza di munizioni sembra fondata. Senza il supporto dei mercenari guidati da Prigozhin, ai quali si è aggiunto ora un ex ministro epurato da Putin, la situazione potrebbe sfuggire di mano ai capi militari russi, ai quali manca del tutto il sostegno popolare, malgrado la propaganda governativa.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Uniti nella protesta ma con voci diverse. Domani noteremo una ricca varietà di sfumature tra i segretari di Cgil, Cisl e Uil, cui si affiancherà Elly Schlein nella piazza di Bologna per la prima giornata di mobilitazione contro la politica economica e del lavoro adottata dal governo. Maurizio Landini ha espresso qualche dubbio sulla strategia dello sciopero generale e ha parlato della necessità di un lavoro lungo, anche perché, dice lo stesso segretario della Cgil, dobbiamo confrontarci con un governo che ha un orizzonte di legislatura. Lo spazio per operazioni fiscali a vantaggio dei redditi da lavoro c’è, ma bisogna cambiare a fondo il sistema delle aliquote.
Mentre per Schlein c’è anche da guidare, come partito maggiore, il fronte delle opposizioni al tavolo con il governo convocato a Palazzo Chigi.
Fatto #2
Nella Bce le visioni sulla lotta all’inflazione cominciano a divergere in modo molto significativo e Ignazio Visco lo ha fatto notare con maggiore chiarezza di sempre. Visco parlava alla presentazione del suo libro su inflazione e politica monetaria.
Fatto #3
Oggi in pillole
- I cambi per Inps e Inail
- L’uscita dalla via della seta del primo paese che vi aveva aderito (l’Italia) è un fatto di grande rilievo diplomatico e politico. Rinsalda l’ottimo rapporto del governo con l’amministrazione americana. Ma la gestione del commiato non è semplice
- Sulla terza rata del Pnrr ancora c’è da sistemare qualcosa
- Il mercato del lavoro negli Usa resiste a livelli sostenuti e tira in su le Borse
- Le previsioni un po' spaventose sull’infertilità maschile
- Il dibattito sulla critica semiletteraria o di costume allo scudetto del Napoli. Dagli intellettuali napoletani sono molti gli appelli perché i commenti restino legati al calcio, alla bravura della squadra e dell’allenatore. E perché si eviti, di conseguenza, di buttarla sul sociologico o sul politico, parlando di riscatto della città e di occasione per la ripresa del Mezzogiorno. Giustissimo e, va detto, l’appello è stato anche recepito, almeno osservando il panorama delle reazioni a caldo nella stampa e tra i commentatori. C’è poi l’eccezione, lo scarto, la mossa. L’autore è Silvio Berlusconi, che spiazza tutti