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Su, la manovra passerà e di leggi finanziarie portate al traguardo senza qualche scivolone non se ne ricordano. Onestamente bisogna riconoscere che questa legge di Bilancio partiva con i soliti problemi strutturali e, in più, due questioni da affrontare e tentare di sistemare, sia per il Reddito di cittadinanza sia per il Superbonus. Entrambe misure fondate su intenzioni condivisibili e universalmente riconosciute come giuste, ma entrambe affette da errori applicativi e difetti originari. Per il decisore pubblico la cosa più difficile è correggere strumenti di politica economica durante la loro applicazione. Va dato atto al governo di aver provato a gestire i cambiamenti, ottenendo anche qualche risparmio per la spesa tendenziale, senza smontare del tutto gli intenti sociali e produttivi dei due provvedimenti.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

I sistemi antimissile che possono cambiare le condizioni sul terreno in Ucraina e forzare un negoziato o portare al logoramento finale delle forze russe. Ovviamente tutto nasce dagli impegni presi dagli Stati Uniti e confermati durante la storica visita di Volodymyr Zelensky a Washington

Fatto #2

Il Matteo Salvini che può combinare qualcosa e magari usare qualche risultato per dare senso alla partecipazione minoritaria al governo e rintuzzare il neonordismo con cui vogliono scalzarlo dalla Lega. Qualcosa di simile l’aveva fatto giorni fa incontrando il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e impostando una piena collaborazione tra ministero e comune. La lettura più politica del Foglio

Fatto #3

Un po’ di critiche alla condizione post-Brexit

 

 

Oggi in pillole

• Il passaggio dell’esercito russo a Bucha nel documento pubblicato dal New York Times
• Un metodo, abbastanza complicato per la verità, con cui gestire i flussi di migranti e i rapporti con i paesi di origine. È la proposta ufficiale della Ue
• Il lago artificialissimo nella zona est di Roma, nato per errori di un costruttore e ora santuario della biodiversità
• Gli auguri di Natale fatti bene

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