I viaggi che servono: Mattarella in Mozambico, Draghi in Turchia

Per leggere la versione senza paywall, iscriviti alla newsletter Di cosa parlare stasera a cena a questo link. È gratis!
 

Sì, Mario Draghi deve decifrare la confusione a 5 stelle, ma il presidente del Consiglio ha la possibilità di definire il campo di gioco e di stabilire qualche regola, oltre ad avere il potere di gestire direttamente il proprio futuro. L’opera di decrittazione più complicata, con l’obiettivo di rinvenire qualche brandello di logica politica, tocca a Enrico Letta, con molti gradi di libertà in meno

Le tre "cose" principali

Fatto #1

La protesta dei tassisti, un classico italiano (e anche europeo). Senza coperture politiche esplicite e senza sostegno sociale, è una sfida tra una categoria, che ha il vantaggio competitivo di occupare già normalmente le strade e di poter creare disagi in grande velocità, e il resto del paese. Le riforme che aprono alla partecipazione dei sistemi di chiamata e di pagamento come Uber non sono evitabili e non danneggerebbero il giro d’affari degli attuali titolari di licenza. Stavolta, insomma, la protesta è tanto vistosa nei modi quanto scocciante nei contenuti.

Fatto #2
I viaggi che servono: Sergio Mattarella in Mozambico, Draghi in Turchia (vedere alla voce energia)

Fatto #3

Nel primo trimestre le cose andavano ancora abbastanza bene per l’economia italiana e il trascinamento sui mesi successivi sembra che, in misura apprezzabile, ci sia stato. È un pezzo della sorpresa del Pil, della constatazione, fatta con stupore anche dal Mef, delle condizioni stranamente incoraggianti della crescita economica

Oggi in pillole

• Il petrolio va fortissimo
• In Turchia litigano sull’inflazione e se la prendono con i produttori di uova