Di cosa parlare stasera a cena

La strada per uscire dalla pandemia

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Hans Kluge, direttore dell’Oms in Europa, dà indicazioni sullo stato della pandemia dalle quali si trae la strategia per il passaggio graduale e ben ponderato a forme di controllo concentrate sulle persone più vulnerabili, con un alto livello di apertura delle attività sociali ed economiche. È la strada da percorrere, senza accelerazioni esagerate, verso l’obiettivo della normalizzazione.

 

È anche, tra travisamenti voluti e comunicazione complessa, la strada su cui si è avviato il nostro governo e oggi raccomandata, con molta convinzione, dal Foglio, citando gli orientamenti del governo spagnolo e forse di quello francese.

 

Un esempio dei possibili errori di percezione, il caso dei ricoverati per altre ragioni, cioè non per patologie legate al Covid, e poi scoperti anche positivi al Sars-CoV-2 durante i controlli di routine in ospedale. Sono tanti e il loro numero può creare qualche confusione nella lettura delle statistiche relative alla pandemia.

 

C’è un corollario a tutto ciò e serve per chiacchierare a cena e anche per, come dire, guardare più serenamente la Tv e seguire col sorriso i social. Perché la strategia impostata sul graduale ritorno alla normalità, appoggiando ogni passo con sicurezza in attesa del successivo e cercando di recepire i segnali, anche velocissimi, che arrivano dal mondo reale, manda in confusione i polemisti televisivi e i disturbatori dell’assemblea social. Li vedi costretti a cambiare e ricambiare campo in modo parossistico, tra il dubbio insinuante sulla sicurezza dei vaccini e l’indignazione perché i vaccini mancano (“il governo non riesce a fare le terze dosi!”, ma non è vero), tra la denuncia, uh che sorpresa, dei pericoli cui ancora andiamo incontro per la pandemia, ovviamente fuori controllo, e lo sdegno perché è ancora tutto chiuso e chi deve lavorare non ce la fa proprio, tra la sfiducia nelle cure (abbastanza) certe e la fiducia in quelle (certamente) incerte, tra l’invocazione di libertà per i positivi e del lassismo sui controlli. Ma il parossismo aumenta, le conversioni da un campo all’altro si fanno talmente frequenti da raggiungere l’insignificanza, lo spettacolo dei talk show, tutti in riapertura, si fa grottesco e proprio mentre le cose, gradualmente, si avviano verso la riduzione, non l’impossibile azzeramento, dell’impatto sociale ed economico della pandemia e di quello clinico. Un po’ per volta, un po’ su un fronte un po’ sull’altro, con risultati concreti e misurabili, e questo fa impazzire il polemista da talk, è un tormento perché tutto avviene lentamente e sotto i suoi occhi. La perdita di senso è un’esperienza terribile, se poi viene distillata un pezzetto per volta diventa anche qualcosa di peggio.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Un caso perfetto è la scuola, ripartita con una quota accettabile di problemi e difficoltà, tutto molto lontano dagli strepiti allarmistici alla vigilia del ritorno in aula

Fatto #2
Sì, c’è anche il Quirinale di cui parlare. Ora ci si attacca a tutto, pure alle nomine dei rappresentanti regionali. Ad esempio, nel Lazio, osserva Simone Canettieri, Fdi ha scalzato Forza Italia nell’indicazione del terzo nome, quello dell’opposizione, che si aggiungeva ai due saldamente nelle mani del Pd.

 

E tutto il gruppo dei regionali sarà sul Foglio.

 

Sembra, insomma, che il complesso mondo dei centristi e delle due destre sia chiamato a una prova difficile da qui in avanti, sia per l’elezione del presidente sia per la successiva fase di governo e per le, comunque vicine, prossime elezioni politiche. E, forse, l’unità di azione, tanto citata quanto evidentemente sofferta, potrebbe non realizzarsi pienamente, aprendo una stagione di sorprese.

 

Fatto #3

Politiche energetiche avvitate nelle contraddizioni e il carbone va più forte che mai

 

Ottimi sul Foglio Simona Benedettini e Carlo Stagnaro per andare alle radici del problema. E, ancora Stagnaro, con Stefano Verde su Rivista Energia

 

Oggi in pillole

  • Tutti vogliono pulire e farlo comodamente con i nuovi strumenti, specialmente quelli leggeri e senza fili. E in Francia la questione finisce in una diffida da parte della società Kaercher (azienda familiare tedesca e multinazionale, con sede centrale a Stoccarda) verso la candidata centrista tendente a destra Valérie Pécresse perché la aspirante (ops) presidente usa continuamente il nome dell’azienda e i suoi prodotti, aspirapolvere, lavapavimenti, idropulitrici, macchine per la pulizia industriale, per facili rappresentazioni metaforiche della necessità di ripulire la Francia e la società francese. Alla Kaercher si sono un po’ scocciati per l’associazione del loro marchio a questi propositi e sono passati agli avvocati
  • Ripeschiamo Joe Biden su un punto che il partito democratico intende tenere fermo, quello delle regole elettorali e dell’eliminazione di tutti gli ostacoli a chi vuole esercitare il suo diritto di voto negli Usa
  • Tutti sapete che Giovanna Nuvoletti fa foto meravigliose e molte le condivide su twitter, oggi ci offre anche lo spunto per un po’ di cronaca dell’ottemperanza anti-pandemica a Roma
  • Il cuore che salva e chi se ne importa della provenienza animale
  • La vita di David Sassoli e il ricordo doloroso di Sergio Mattarella
  • Un aspetto dell’impegno politico di Sassoli che è bene ricordare (grazie a Giulia Pompili)
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