Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse

Di cosa parlare stasera a cena

Il pragmatismo di Draghi sul reddito di cittadinanza

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Mario Draghi continua a smontare la ragione stessa di esistenza di questa newsletter. Perché noi a cena parlavamo di queste cose qui. Ci stava sempre la tirata contro il reddito di cittadinanza, condita poi con aneddoti sul personale introvabile, battute sui navigator, e via. A forza di parlarne avevamo banalizzato tutto, ne avevamo fatto una bandierina di schieramento politico, o meglio di esclusione politica. Ci voleva l'impostazione pragmatica di questo governo per riportare la discussione verso un terreno utile. È uno strano caso, in cui a gridare che il re è nudo è il presidente del consiglio, nonché già consigliere del re. Perché Draghi prende uno strumento come il reddito di cittadinanza e, semplicemente guardandolo senza abbellimenti e senza dannazioni, lo rimette nella cassetta degli attrezzi del governo. Poi, certo, sembra anche un modo per riequilibrare i rapporti interni alla maggioranza, dando qualcosa ai 5 stelle dopo aver riconosciuto le ragioni di altri in altre occasioni. Ma sarebbe una lettura poco significativa e, forse, proprio sbagliata.

 

Le tre cose principali

Fatto #1

Il miglior medagliere di sempre, con l'atletica più competitiva e più dura a dare un contributo di medaglie eccezionale. Dulcis in fundo, l'oro al fotofinish nella staffetta maschile 4x100m. Le battute sono facili ma siamo indulgenti. E lo straordinario Luigi Busà.

 

Fatto #2

L'economia italiana e dove stanno le premesse per la maggiore crescita attesa. Per il resto c'è da mandare messaggi semplici e constatare, da parte del governo, senza forzature polemiche, le tendenze economiche in atto.

 

Fatto #3

Attenzione a queste persone, sentono il potere e vanno avanti un pezzetto per volta.

 

Oggi in pillole

 

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