PUBBLICITÁ

Di cosa parlare stasera a cena

Rimpasto ministeriale o impasto ideologico?

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

PUBBLICITÁ

Vediamo come si sta facendo spazio una specie di terza ondata della pandemia e come tutti i governi europei stiano modificando in senso restrittivo le politiche nazionali. Giuseppe Conte riunisce stasera il Consiglio dei ministri. Ce n’è per scuola, commercio, aziende, sport all’aperto (specialmente sci). Un’ora dopo sarà Boris Johnson a parlare (mentre la Scozia ha già deciso per il lockdown da oggi), il premier britannico ha anche riunito il parlamento per comunicare le nuove restrizioni che porteranno il Regno Unito verso una condizione omogenea di massimo blocco per tutto il paese. La Germania estende il periodo di lockdown a tutto gennaio e intanto si prepara ad adottare lo stesso metodo applicato in Uk per le vaccinazioni con il prodotto di Pfizer-BioNTech e quindi ad allungare il periodo tra prima e seconda somministrazione per raggiungere una maggiore quantità di persone nella prima fase di campagna vaccinale. Insomma si accelera nelle vaccinazioni solo grazie a qualche strappo, a qualche rottura delle procedure, mentre anche la corsa israeliana sembra destinata a rallentare non per problemi logistici ma banalmente per esaurimento delle prime forniture. E in Francia, dove non si accelera affatto, ma si tira a sorte, come vedrete qui sotto, governo e presidente sono criticati aspramente. A proposito, è certamente un’accelerazione e un po’ è anche una forzatura delle procedure quella con cui l’Ema ha fatto sapere che già oggi si occupa in una riunione ufficiale della richiesta di autorizzazione al vaccino Moderna, mentre AstraZeneca è fiduciosa nell’approvazione europea entro gennaio. D’altra parte c’è poco da fare, senza nuove autorizzazione la sola Pfizer non può coprire il fabbisogno mondiale con cui si consentirebbe di rispettare i vari programmi nazionali. Le autorità del farmaco sono ormai pressate a livello mondiale per arrivare rapidamente alle autorizzazioni. Tra le decisioni italiane sulle imminenti chiusure si ragiona anche sul destino della scuola, la ministra Lucia Azzolina resta determinata a fare il massimo per consentire una quota di insegnamento in aula, ma alcune regioni stanno decidendo autonomamente di tenere comunque chiuso. I dati finalmente dotati di attendibilità sembrano indicare che nelle scuole c’è una accettabile dose di sicurezza

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Vediamo come si sta facendo spazio una specie di terza ondata della pandemia e come tutti i governi europei stiano modificando in senso restrittivo le politiche nazionali. Giuseppe Conte riunisce stasera il Consiglio dei ministri. Ce n’è per scuola, commercio, aziende, sport all’aperto (specialmente sci). Un’ora dopo sarà Boris Johnson a parlare (mentre la Scozia ha già deciso per il lockdown da oggi), il premier britannico ha anche riunito il parlamento per comunicare le nuove restrizioni che porteranno il Regno Unito verso una condizione omogenea di massimo blocco per tutto il paese. La Germania estende il periodo di lockdown a tutto gennaio e intanto si prepara ad adottare lo stesso metodo applicato in Uk per le vaccinazioni con il prodotto di Pfizer-BioNTech e quindi ad allungare il periodo tra prima e seconda somministrazione per raggiungere una maggiore quantità di persone nella prima fase di campagna vaccinale. Insomma si accelera nelle vaccinazioni solo grazie a qualche strappo, a qualche rottura delle procedure, mentre anche la corsa israeliana sembra destinata a rallentare non per problemi logistici ma banalmente per esaurimento delle prime forniture. E in Francia, dove non si accelera affatto, ma si tira a sorte, come vedrete qui sotto, governo e presidente sono criticati aspramente. A proposito, è certamente un’accelerazione e un po’ è anche una forzatura delle procedure quella con cui l’Ema ha fatto sapere che già oggi si occupa in una riunione ufficiale della richiesta di autorizzazione al vaccino Moderna, mentre AstraZeneca è fiduciosa nell’approvazione europea entro gennaio. D’altra parte c’è poco da fare, senza nuove autorizzazione la sola Pfizer non può coprire il fabbisogno mondiale con cui si consentirebbe di rispettare i vari programmi nazionali. Le autorità del farmaco sono ormai pressate a livello mondiale per arrivare rapidamente alle autorizzazioni. Tra le decisioni italiane sulle imminenti chiusure si ragiona anche sul destino della scuola, la ministra Lucia Azzolina resta determinata a fare il massimo per consentire una quota di insegnamento in aula, ma alcune regioni stanno decidendo autonomamente di tenere comunque chiuso. I dati finalmente dotati di attendibilità sembrano indicare che nelle scuole c’è una accettabile dose di sicurezza

PUBBLICITÁ

 

Le tre "cose" principali 

 

PUBBLICITÁ

Fatto #1 

Aria di rimpasto ministeriale e, si spera, anche di impasto ideologico. Giuseppe Conte è stato molto abile nel condurre verso luoghi presentabili il grillismo e l’anti-politica dei 5 stelle, ma ora potrebbe addirittura tentare, appunto, non il rimpasto, che è una cosina facile, ma l’impasto, ovvero il mix anche ideologico tra la contorta tradizione del centrosinistra in Italia e il sospettoso, anti-tutto, passivo-aggressivo approccio alla politica del grillino medio. Non che debba diventare il garante delle liste unitarie o altre cose del genere forse troppo ambiziose. Insomma, quello si vedrà. Ma dovrebbe inventare, o contribuire a inventare, una specie di fondamento ideologico per l’intesa tra Pd e 5 stelle, con uno sguardo all’attivismo renziano e all’egualitarismo di Leu. Basta provarci, basta cominciare, e poi i risultati arrivano, e danno strumenti per confrontarsi sensatamente anche con le continue e reiterate durissime richieste renziane

 

Fatto #2 

Non ditelo a Beppe Grillo ma in Francia stanno per estrarre a sorte 35 cittadini dai quali ricevere valutazioni e indicazioni sulla campagna vaccinale. L’idea è di pescare in tutti gli ambiti ideologici e tra tutti gli orientamenti riguardo ai vaccini per poter rappresentare l’intera società e coinvolgere così tutti i francesi in questo grande sforzo collettivo. Idea molto discutibile, s’intende. Una specie di risposta populista, tendenza tombola, al tecnicismo dei cts e dei commissari, ma una risposta che può aprire a scelte pericolose. Comunque les jeux sont faits rien ne va plus. 

PUBBLICITÁ

 

PUBBLICITÁ

Fatto #3 

Le aziende cominciano a rivedere un buon ritmo di nuovi ordini, l’indice che solitamente anticipa le tendenze economiche, rilevando ed elaborando le valutazioni dei direttori acquisti, è salito in modo sostenuto in Italia. Sembra coerente con le aspettative di un rimbalzo maggiore del 4% nel 2021. Ma bisogna correre, perché negli ultimi mesi le aziende sono state tenute su soprattutto dalle varie forme di intervento statale, diretto o indiretto. Alla fine, grazie alle agevolazioni e soprattutto alle garanzie date dallo stato, tutto va a riflettersi nell’aumento dei debiti delle aziende presso le banche. La crescita di questo indicatore è stata anomala e tra un po’ può trasformarsi in un problema sia finanziario sia economico. Allora, si diceva, bisogna correre per far tornare i flussi di cassa e cominciare a ridurre il debito bancario delle aziende, e recuperare fiducia per trasformare parte di quel debito in qualcosa di finanziariamente più evoluto (senza necessariamente andare verso la Borsa). 

PUBBLICITÁ

 

Oggi in pillole

  

C’è la nascita ufficiale di Stellantis, il gruppo che unisce Fca e Psa. John Elkann sarà un presidente di peso e Carlos Tavares un amministratore delegato da cui si attende molto, certamente capace di proiezione strategica in un mercato che sta cambiando. E’ il quarto gruppo al mondo. I soci Fca condizionano ad alcuni risultati la distribuzione di un dividendo post-operazione.

Ha ragione Francesco Luccisano e approfittiamone per smentire una falsità circolata a più riprese riguardo alla diffusione del nuovo coronavirus, invenzione usata con speciale successo di pubblico per tentare di spiegare i numeri esorbitanti di alcune zone industriali del nord Italia.

Ultimi fuochi in Georgia, dove domani si vota per i due senatori che potrebbero dare la maggioranza ai dem, e Kamala Harris consiglia di non votare più per posta ma di andare direttamente in una delle stazioni sempre aperte in cui si può depositare il proprio voto. La sfida, come è noto, si è ulteriormente inasprita con la diffusione della telefonata golpista con cui Donald Trump cercava di costringere il segretario di stato della Georgia a trovare i voti mancanti per far vincere il presidente uscente. Una roba assurda, che proietta una luce ancora più sinistra sulla presidenza Trump. Intanto il presidente perdente continua a minacciare i senatori repubblicani che non intendono dare seguito alle sue richieste. Se poi aveste perso l’audio della telefonata all’attonito Brad Raffensperger, segretario di stato della Georgia, qui lo linkiamo di nuovo.

Niente estradizione verso gli Usa per Julian Assange, lo ha deciso una corte britannica, indicando tra i motivi il rischio di suicidio se trasferito in un carcere americano.

Il vecchio triangolo colpisce ancora.

Ma ci sono anche paure più ravvicinate.

A fine anni novanta la moda improvvisa degli auguri via sms (non c’era ancora whatsapp) mandò in tilt la fragile rete telefonica dell’epoca. Adesso l’infrastruttura è più forte e gli algoritmi di trasmissione riescono a utilizzare sempre meno spazio e i risultati si vedono

 

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ