PUBBLICITÁ

Il dpcm di Natale e le proteste della Lega in Senato

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

PUBBLICITÁ

In sintesi saremo arancioni nei feriali e rossi nei festivi, che nei prossimi giorni sono tanti. Significa andare col motore dell’economia e della socialità al minimo. Però, aldilà delle critiche su ritardi e incertezze, c’è da fare i conti con diverse vedute all’interno del governo e della maggioranza e con la necessità di un compromesso, per il quale non si potevano trovare scappatoie furbe (salvo intese) o politiche (ne discuteremo con la verifica, avviamo un confronto) ma si doveva arrivare a indicazioni precise e a disposizioni corredate di orari, luoghi, regole sul numero massimo di persone ammissibili agli incontri natalizi e sui rapporti tra quelle persone. Intanto i dati (maledetti) non migliorano più, anche oggi quasi 18 mila nuovi contagi e 674 morti, con una stranezza che andrebbe notata, perché tutto va in peggioramento o alla meglio in mantenimento della presenza dei contagi ma calano senza mai cambiare la rotta i numeri dei ricoveri in terapia intensiva. Anche oggi sono diminuiti di 36 unità, portando il totale dei letti di intensiva occupati da pazienti Covid a 2819. Come questo andamento non si traduca in un miglioramento anche degli altri parametri è un piccolo mistero che affidiamo alle vostre conversazioni a cena.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


In sintesi saremo arancioni nei feriali e rossi nei festivi, che nei prossimi giorni sono tanti. Significa andare col motore dell’economia e della socialità al minimo. Però, aldilà delle critiche su ritardi e incertezze, c’è da fare i conti con diverse vedute all’interno del governo e della maggioranza e con la necessità di un compromesso, per il quale non si potevano trovare scappatoie furbe (salvo intese) o politiche (ne discuteremo con la verifica, avviamo un confronto) ma si doveva arrivare a indicazioni precise e a disposizioni corredate di orari, luoghi, regole sul numero massimo di persone ammissibili agli incontri natalizi e sui rapporti tra quelle persone. Intanto i dati (maledetti) non migliorano più, anche oggi quasi 18 mila nuovi contagi e 674 morti, con una stranezza che andrebbe notata, perché tutto va in peggioramento o alla meglio in mantenimento della presenza dei contagi ma calano senza mai cambiare la rotta i numeri dei ricoveri in terapia intensiva. Anche oggi sono diminuiti di 36 unità, portando il totale dei letti di intensiva occupati da pazienti Covid a 2819. Come questo andamento non si traduca in un miglioramento anche degli altri parametri è un piccolo mistero che affidiamo alle vostre conversazioni a cena.

PUBBLICITÁ

 

Torniamo alle decisioni governative, perché alla fine il dio del compromesso ha tirato fuori una soluzione che ha senso e che, con pecche e difetti (perché un po’ di guai sono già successi) potrebbe consentire di superare i pericoli delle feste e arrivare poi a un gennaio difficile ma gestibile, con la spinta psicologica dell’avvio della vaccinazione a tenere, come dire, su il morale (e non è poco). Certo, nel governo e nella maggioranza si discute in modo confuso e a volte si va indietro anziché avanti dopo aver fatto una sintesi delle posizioni. L’illustrazione specifica delle norme fino al 7 gennaio verrà fatta come al solito dal presidente del consiglio a Palazzo Chigi e qui c’è il sito che conosciamo ormai bene. Ma se cambiamo zona politica e facciamo due passi all’opposizione troviamo la fiera dell’irresponsabilità. Degli argomenti non mette conto di discutere, perché non hanno senso, ma il tono e l’arroganza sono anche questa volta la vera cifra del salvinismo (il messaggio che vuole trasmettere verso l’Europa, verso il governo italiano, verso la scienza è sempre lo stesso, un basico e semplice “me ne frego”) e mostrano come non sia utilizzabile per nessuna forma di alleanza di governo. Intanto in parlamento continuano le proteste violente del centrodestra a traino leghista contro le modifiche ai decreti Salvini sull’immigrazione, un’altra dimostrazione dell’impossibilità di giungere a forme di maggioranza allargata e di governi condivisi.

 

PUBBLICITÁ

Fatto #1

Il fuoco della discussione politica torna sull’uso dei soldi di Next Generation Eu o meglio, torna proprio sull’impianto teorico e politico con cui è nato il grande accordo economico e finanziario europeo. Perché forse negli ultimi giorni si è caduti nella banalizzazione e nella semplificazione, trattando quella gigantesca operazione come una specie di appendice rafforzata dei vecchi fondi europei. Invece il senso di Next Generation è ben più ampio e il processo politico con cui si è arrivati all’accordo dovrebbe averlo mostrato. Ma l’informazione italiana è poco attenta alle vicende europee e di quel dibattito e di quegli sforzi non è rimasta molta traccia. Peccato, perché lo spirito della prima discussione europea con cui si è creata la possibilità di emettere debito a nome dell’intera Unione ha trasformato la politica dell’area più ricca del mondo. Si richiama a quei giorni per rinsaldare il suo governo Giuseppe Conte. Il presidente del consiglio punta a mettere i fondi di Next Generation al centro dell’agenda politica e del dibattito pubblico. E’ chiaro che sarebbe per lui una garanzia di durata. E prova a riacchiappare quei fili, anche per tirarsi fuori dalla situazione parlamentare tra verifiche e voci velenose, il segretario del partito democratico Nicola Zingaretti. Il suo è un appello accorato perché non si butti via ciò che il governo e la maggioranza hanno fatto con fatica nei mesi della pandemia per negoziare in Europa e avviare in Italia la partita del recovery fund ed è quindi anche un modo per chiudere le polemiche attorno alla verifica (ah, Zingaretti intanto era anche impegnato a dire al governo che senza decisione nazionale lui avrebbe fatto il Lazio zona rossa da solo)

 

Fatto #2

Si parte, un po’ in anticipo per saltare i divieti, e si parte per andare a casa non per andare via da casa. Spostamenti tanti, turismo, ovviamente, zero

PUBBLICITÁ

 

PUBBLICITÁ

Fatto #3

Il vaccino di Moderna comincia ad essere somministrato negli Stati Uniti dove è arrivata l’autorizzazione accelerata da motivi emergenziali e intanto l’Ue ne ordina 80 milioni di dosi in più (tra l’altro per il vaccino Moderna serve un po’ meno freddo per la conservazione). Qui poi trovate anche il sito che aggiorna minuto per minuto la diffusione e distribuzione dei vaccini

PUBBLICITÁ

 

Altro

Come sta Emmanuel Macron

Agnizioni grilline, che, certo, fanno un po’ sorridere e un po’ innervosire. Ma, d’altra parte, quale movimento politico non ha decine di errori di gioventù da nascondere?

La super coda di camion al confine euro-britannico. I guai della scellerata idiozia propagandistica chiamata Brexit

Tutto il ticket presidenziale vincente in Georgia a tirare la volata ai candidati democratici al Senato

In Giappone le solite cose all’italiana (ironia)

A occhio sembrano un po’ troppo virtuose ma queste sono, dicono gli esperti, le tendenze per i giochi dei bambini

Bello e interessante, andateci e parlatene a cena

A Sanremo è l’anno di Ghemon

 

PUBBLICITÁ