Il vaccino di Pomezia/Oxford e le critiche al lockdown del vicino

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Forza col vaccino di Pomezia/Oxford. Si comincia i test tagliando i tempi e forse in settembre già possibile la somministrazione in forma compassionevole (ovvero senza ancora autorizzazioni piene, senza costi per il servizio sanitario o per chi lo riceve, in nome di necessità imposte dai tempi stretti). Le attese sono positive, l'azienda, specializzata nel settore, ha cominciato prestissimo il lavoro e ha una tecnica consolidata di ricerca veloce nel campo dei vaccini. Volendo, nelle cene in videochiamata, potete osservare che siamo di fronte a un effetto di lungo periodo nientemeno che della vecchia Cassa del Mezzogiorno (quella che venne finanziata dalla Banca mondiale, con effetti molto più efficaci del tanto citato piano Marshall) e che estendeva i suoi effetti fino, appunto, ai piccoli comuni pontini a pochi chilometri da Roma. Da quei vecchi investimenti, non tutti ovviamente con esiti di qualità, nasce il polo farmaceutico della provincia di Latina e nascono quindi piccole aziende specializzate come quella cui ora guarda tutto il mondo.

   

Giuseppe Conte non molla sulla questione mediatica e politica riguardo al Mes. Insiste sul punto per cui erano insorte le opposizioni, dilagando poi a loro volta nell'informazione televisiva, e quindi il presidente del consiglio ribadisce che le notizie false sulle scelte del governo a proposito dell'uso del Mes avrebbero indebolito l'Italia e perciò era necessario contrastarle. Questo secondo tempo dello scontro tra maggioranza e opposizione segnala che evidentemente per Palazzo Chigi la partita non è chiusa e che le lamentele di Matteo Salvini, arrivate fino al Quirinale, forse non hanno sortito l'effetto desiderato.

 

Gira tutto attorno al Mes, ma, appunto, senza toccarlo. E Paolo Gentiloni muove bene, all'attacco, da commissario europeo attivista e non noiosamente ortodosso.

 

Gira tutto attorno al Mes, ma, appunto, senza toccarli. E Antonio Misiani dice come verrà finanziato il prossimo decreto (quelli di aprile) e dà qualche idea anche sui passi successivi, in un anno in cui parlare di manovra economica non ha senso, perché è da più di un mese che si fanno, senza interruzione, manovre economiche

   

Un po' di fase 2, così per tirarsi su. Attenzione che modificare gli orari degli uffici pubblici è facilissimo a dirsi, ma super complicato a farsi.

  

Il procuratore Gratteri vuole verifiche serrate, speriamo che siano ex post o almeno non in grado di bloccare il sostegno alle imprese allungandone i tempi e rendendolo così non più utile. Tra l'altro si noti come, forse senza volerlo, siano diventate via via opposte le tesi di Gratteri e di Saviano. Con lo scrittore (che si preoccupava di prendere le distante dal servizio di Die Welt) spostatosi a sostenere che sarebbe "la mancanza di aiuti" a gettare le aziende in difficoltà economiche e quindi nelle braccia dell'usura e della criminalità. Quindi per Gratteri il rischio sono gli aiuti, per Saviano la mancanza di aiuti. Insomma, il mondo antimafia militante e mediatico non può sbagliare: ha puntato su pari e su dispari.

 

La politica che decide senza ascoltare gli scienziati, oppure scegliendoli e cambiandoli a piacimento. Donald Trump si deve essere inebriato di sondaggi dai quali emerge che gli americani si fidano del suo modo di gestire la crisi sanitaria, e ora, col suo classico stile, cerca di togliersi di torno chi gli fa ombra. Qui è tutto diverso, il governo è ben felice di non dover decidere e di potersi rimettere sempre e in pieno a quanto indicato dal comitato scientifico. Trump invece vuole essere percepito come unico decisore e la fama e la determinazione di Anthony Fauci lo spiazzano. Non lo ha attaccato direttamente, ma si è appoggiato sulle parole di una esponente repubblicana, forse per non esporsi troppo. E per continuare poi, anche dopo aver licenziato Fauci, a fare quello che gli scienziati consigliano, magari con qualche minuscola modifica di facciata, ma dando l'impressione che sia tutto frutto della sua ispirazione personale.

 

Ognuno critica il lockdown del vicino, vale nei condomini, vale ai confini nazionali.

 

Raccogliamo il consiglio di Riccardo Puglisi, questo studio americano su incertezza, instabilità, perdita di fiducia, indotte dalla crisi del virus, è molto interessante. Purtroppo ci dice che le conseguenze dell'attuale situazione sono paragonabili più alla crisi del '29 e successiva depressione che alla crisi del 2008-2009. Ma, aggiunta non contenuta nello studio, è possibile provare a contrastare una crisi di fiducia forse con strumenti più efficaci di quelli degli anni '30.

 

La morte in mare che continua, anche per capire come non esistano fattori di attrazione in grado di aumentare o ridurre la propensione a tentare la traversata. Per essere più chiari: anche con la Libia quasi ferma per la guerra e l'Europa, e anche il nord Africa, quasi fermi per il lockdown, i tentativi di sbarcare continuano. Quindi non è né il presunto lassismo né sono le connessione tra criminali di qua e di là dal mare a determinare il flusso di migranti, ma è una loro forza propria, ovvero è la loro disperazione. E per questo abbandonare e non soccorrere è ancora più crudele.