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Di cosa parlare stasera a cena

I danni del coronavirus e gli scontri a Nuova Delhi

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Questo è il punto di qualche ora fa, tra poco uscirà il prossimo. Per la cronaca dei fatti italiani riguardo al virus (sempre seguendo le richieste di Giuliano Ferrara) ci affidiamo a questa fonte ufficiale.

 

È chiaro che l'Italia è solo stata all'avanguardia in Europa nei controlli e anche nella psicosi, ma ci stanno arrivando tutti (alla psicosi) e l'informazione di ciascun paese fa il suo inevitabile lavoro per creare ancora più allarme mentre grida contro l'allarmismo.

  

Il dubbio inglese: forse dobbiamo fare più tamponi.

 

E in Francia invece sono nella fase “unità nazionale” (poi come da noi arriverà quella delle polemiche opportunistiche).

 

Eppure l'Europa politica fa anche queste strane e criticabili cose.

  

Negli Stati Uniti invece sono nella fase “no fake news” (vabbè è una carta che Donald Trump si gioca sempre, tanto da aver reso vuota di significato la stessa espressione fake news) e nella fase della rassicurazione, del no-panico sui mercati e dei presidenti che (scusate l'espressione ma è sostanzialmente riportata) ci mettono la faccia.

   

Liquidità, espansione, abbassate i tassi! Ma, ops, i tassi sono già sotto zero. Vabbè, si vedrà cosa possono inventarsi i banchieri centrali per dare una mano.

 

È morto pochi giorni fa, e qui ne avevamo parlato, l'inventore (tra l'altro) del copia e incolla. Utile per tantissime cose, tra le quali l'emersione della pigrizia mentale degli amministratori locali, particolarmente evidente in tempi di attivismo regionali sul fronte del virus.

 

Non è copia-incolla ma anche nel mondo medico ufficiale dicono tutti, più o meno, le stesse cose.

 

Forza Lombardia, ma serve la via d'uscita dalla paralisi decisionale e operativa in cui rischiamo di chiuderci per eccesso di prudenza indiscriminata.

 

Assolombarda in cerca delle parole giuste si accontenta con quelle che esistono, ma deve un po' stirarle. Perché esordisce con "siamo in emergenza economica" ma subito dopo aggiunge che "bisogna contenere i toni di allarmismo". Per uscire dall'apparente contraddizione bisogna calarsi nel documento degli industriali lombardi e capire esattamente a che mondo faccia riferimento e a che problemi quotidiani. Il punto sta nella richiesta di una operazione collettiva, della politica e delle imprese, per mantenere un adeguato livello di reputazione per il sistema produttivo. In sostanza: si possono anche ritardare alcune consegne o perdere perfino qualche commessa, ma l'industria lombarda deve conservare la credibilità e i rapporti internazionali.

 

Bravi a FieraVerona e in città, il Vinitaly non si fa fermare dal panico.

  

Regioni e confusione nelle linee operative contro il virus: è anche occasione per puntualizzare, da parte di Franco Bassanini, cosa successe nella poco amata riforma federalista della costituzione (quella entrata in vigore).

  

Nel documento paese sull'Italia la Commissione europea (con gli uffici guidati da Paolo Gentiloni) dice che l'Italia soffre ancora di eccessivi squilibri macroeconomici, quindi nelle politiche del bilancio pubblico. Sta facendo poco su pensioni e concorrenza, ma recupera in altri settori.

  

Per la rubrica "che fa Tommaso Cerno?"

 

È vero, mondo distratto e le potenze locali massacrano i profughi in Siria, quasi tutti della parte anti-Assad. Giusta la denuncia degli Stati Uniti, ma va ricordato che la loro politica è stata tutta all'insegna del disimpegno dall'area (anche se più retoricamente che realmente).

 

In altri tempi sarebbe da seguire con apprensione.

  

Il dopo Hanau, la violenza della destra estrema, neonazista e razzista, in Germania. Cominciata da tempo e per nulla ridotta.

  

A Nuova Delhi non tutto tranquillissimo dopo il tour indiano del presidente Trump.

 

La grande catena di ristoranti italiani, almeno dichiaratisi italiani, che chiudono in America perché gli affari vanno male.

 

Recuperiamo un divertente tweet di Antonio Bassolino, al quale va riconosciuto un ritrovato e notevole senso dell'umorismo. Per parlarne a cena la citazione viene da un altro episodio recente, con piccola variazione: scusi lei è di Napoli? e veda un po'...).