Di cosa parlare stasera a cena

La cannabis light e la nota di Bankitalia sulla Popolare di Bari

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Mentre sarete a cena e durante il posticipo del campionato il governo sarà riunito per una prima ricognizione sul da farsi nei prossimi mesi. Si va dall'ambizioso piano di Giuseppe Conte a progetti di molto minore portata. Qualche carta verrà già calata durante il dibattito in senato sulla fiducia posta dal governo per far passare il solito maxiemendamento che riscrive la manovra.

 

Dal quale viene però espunta la norma che avrebbe portato il fisco e quindi una forma di riconoscimento statale alla cannabis con bassissimo tenore di principio attivo.

 

La Banca d'Italia ha diffuso una nota con cui ricostruisce tutti gli sviluppi delle vicende legate alla vigilanza sulla Popolare di Bari negli ultimi 15 anni. Più minuziosa del solito e molto dettagliata è apparsa subito come una scelta fatta per contrastare il racconto (non solo grillino) con cui si vorrebbe dare la gran parte della responsabilità proprio al controllore bancario. Dagli uffici della vigilanza si è specificato quali fossero gli scostamenti della banca barese rispetto ai parametri prudenziali mostrando che le divergenze visibili cominciano dopo la crisi del 2011 e ancor di più dopo le complicazioni poste (con molti torti) dalle autorità europee all'operazione di fusione con Tercas. La Banca d'Italia sostiene anche di aver ricevuto più volte informazioni non attendibili dagli amministratori della Popolare e di aver subito una continua azione di depistaggio. Ovviamente da parte governativa questo non chiude le polemiche, anche perché finora era mancato il classico nemico da additare come colpevole e l'autorità di vigilanza finisce per trovarsi in una situazione ideale per essere indicata come responsabile. La mossa di Bankitalia mette anche in posizione più complessa il governo (il precedente ma con i noti elementi di continuità personale) perché malgrado i ritardi precedenti si specifica che in febbraio era tutto chiaro

   

Privi di coscienza storica i grillini sono in balia della stupidità più che della cattiva volontà. Virginia Raggi ha avuto bisogno di mesi per capire che si stava accompagnando politicamente e peggio ancora lo stava mandando in giro per scuole con un personaggio pericoloso e portatore di una visione neofascista. Nulla di utile poteva venire al grillismo da quella collaborazione eppure lo spirito anticasta e antielitario riesce a travolgere tutte le barriere, comprese quelle dell'intelligenza e della decenza. Alla fine pare che con fatica abbia accettato di chiudere con il disegnatore non satirico Marione, resta da chiedersi dove un esponente delle istituzioni come sindaco di Roma sia andata a cercarsi un personaggio simile.

 

Per le campagne elettorali, però, sono a posto

 

E anche the pursuit of happiness è in buone mani.

 

Una storia abbastanza stupida tra insinuazioni, controlli e verifiche. Il giornalismo non ne esce bene.

 

Scoprire che Guaidò è ancora in piazza

  

A Tennis è tremendamente facile, volendo, impicciare coi risultati.


I sorteggi di coppa e la difficoltà di parlarne a cena se si è scaramantici.

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