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Di cosa parlare stasera a cena

Le elezioni nel Regno Unito e i 50 anni dalla strage di Piazza Fontana

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Sergio Mattarella a Milano per ricordare le vittime della strage di Piazza Fontana di 50 anni fa e per ascoltare due donne, due vedove, Pinelli e Calabresi, la cui vita è stata travolta dopo quella tragica giornata e dopo gli sviluppi che ne seguirono. Dal presidente Mattarella anche parole chiare di condanna per i depistaggi e per l'azione contraria all'accertamento della verità da parte di uomini dello stato.

  

Sviluppi che però erano stati anticipati da una serie di fatti precedenti, tutti indirizzati alla creazione di un nemico pubblico nel settore dell'anarchia milanese. Una serie di esplosioni, di molto minore impatto rispetto a quella della Banca dell'Agricoltura, tra Roma, Milano, Genova, il Veneto. Di quegli attentati quasi solo dimostrativi (con l'eccezione almeno dell'esplosione del maggio 1969 alla Fiera di Milano) vennero incolpati appunto gli anarchici (responsabili solo di alcuni di essi, sempre incruenti) e si creò, con l'azione insistente della polizia e del ministero dell'interno, il clima per indicarli poi come responsabili anche di Piazza Fontana. Le condanne per le persone vicine a Ordine Nuovo e a Avanguardia Nazionale arrivarono dopo, come dire a cose fatte, talmente tardi e con tali omissioni ed errori negli accertamenti da rendere impossibile far arrivare con chiarezza quel filo dai primi attentati a quelli più gravi (e quindi Piazza Fontana e poi Brescia). Il Foglio ne ha parlato con vari pezzi da cui prendere le mosse. Nel cinquantenario sono anche usciti molti libri rievocativi e ulteriori acquisizioni storiche (per indagini purtroppo ormai precluse) sono state presentate. Un lavoro specifico sul clima poliziesco di preparazione della pista anarchica è stato fatto da Paolo Morando con "Prima di Piazza Fontana".

 

Stasera parlate anche di attesa per le elezioni in Uk, sui sondaggi sapete già tutto e il loro interesse tra qualche ora sarà azzerato. In questi casi, tanto per dire qualcosa, ci si attacca a tutto, pure all'affluenza. Per il dopo c'è nuovamente da misurarsi con il lascito beffardo del referendum impossibile e quindi con la maledizione della Brexit, la punizione per la politica fatta solo di hybris e di opportunismo e non di ragionevolezza.

 

Va di moda, tra gli anti-Johnson, il voto tattico, cioè la scelta più opportuna in base ai sondaggi per evitare che laburisti e lib-dem si intralcino nei collegi e comunque per fare in modo che nei collegi cruciali ci sia una speciale partecipazione.

  

Il pericolo di Quota 100 è nella coda, come il proverbiale veleno.

 

A cosa serve la magistratura e a cosa serve la politica, come tenerle separate. Il discorso di Matteo Renzi.

  

Vale la pena sottolineare ancora le sgangheratezze del meccanismo decisionale dei 5 stelle? Forse no, tanto è una storia esaurita. Comunque se vi diverte ci sono discussioni accese e anche minacce di scissione per l'elezioni di ruoli definiti di "facilitatori" alla guida dei "team del futuro". Sarebbero i soliti dipartimenti tematici che esistono in tutti i partiti, solo definiti in modo un po' più stupido.

  

Uh, vedete, anzi chiudete gli occhi e ascoltate: è sparita quella parolina una po' insinuante, dal suono gassoso e sibilante, Mes, Mes, Mes. Non si sente più, non sibila più nelle orecchie politiche e non si propaga più nel dibattito pubblico. Eppure oggi si è tenuto anche quel consiglio europeo in cui se ne doveva parlare facendo chissà che sfracelli. Merito del presidente del consiglio Giuseppe Conte aver mantenuto la discussione italiana sul meccanismo europeo di stabilità nel suo ambito proprio.

 

Christine Lagarde alla prima conferenza stampa dopo un consiglio Bce. Emerge subito lo stile di comunicazione diverso da quello di Mario Draghi e forse qualche elemento più politico, ma attenzione alle sue indicazioni sul peso dei titoli di stato e di conseguenza sulla realizzazione dell'unione bancaria.

 

Si rinnova la disfida del gasdotto tra tedeschi e americani. C'è da aspettarsi che Donald Trump ne tiri fuori qualcuna delle sue in aggiunta a queste decisioni già molto dure. Il governo tedesco, però, procede senza rallentamenti.

 

Questa per cena è perfetta, se non ne parlate vuol dire che siete da soli (ma potrete sempre attaccarvi a qualche chat e lanciare il tema).