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Di cosa parlare stasera a cena

La nave Mare Jonio e i litigi tra Italo e Trenitalia

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Se non l'avete ancora letto eccolo, se l'avete letto rileggetelo, e poi aprite la discussione: Giuliano Ferrara sulla morte in Siria dell'eroe italiano andato a combattere in aiuto ai Curdi.

 

L'unico modo per parlare di Flat tax a cena è paragonarla ai propositi di dieta per ottenere una Flat belly, una pancia piatta. Ne ha la stessa credibilità. Quindi non perdeteci troppo tempo se non, appunto, per dire che trattasi di presa in giro. Che ha già risvegliato, però, i controllori europei, con il commissario Dombrovskis subito pronto a esternare la sua preoccupazione per i progetti di bilancio italiani. Se non vi interessa tutto ciò che il commissario dice dall'inizio sulla situazione delle Brexit e i suoi rischi saltate tutto e andate all'ultimo minuto per sentire cosa dice dell'Italia e come si rivolga direttamente al nostro governo per chiedere un cambio di traiettoria della politica su deficit e debito alla luce dei dati mutati molto in peggio per la crescita 2019.

 

Ma attenzione alla polemica gigantesca che seguirà a questa pronuncia della giustizia europea. Perché la vicenda fa arrabbiare tutti, dall'attuale maggioranza alla precedente, dall'Associazione bancaria ai sindacati del settore. Purtroppo il riconoscimento delle giuste ragioni del fondo di salvataggio è tardivo, arriva a disastro fatto per le banche mandate in risoluzione e per l'intero mondo del credito in Italia, ma almeno c'è da augurarsi che serva da lezione per evitare eccessi in futuro.

  

Una storia molto sgradevole, che illustra il modo in cui si muove sul web, minacciando di passare a strumenti più diretti, uno dei massimi responsabili parlamentari della politica economica della Lega, il notissimo Claudio Borghi.

 

E invece che succede in Banca d'Italia? L'improvvisa rinuncia ai suoi incarichi di direttore generale di Bankitalia e di presidente dell'Ivass (assicurazioni) da parte di Salvatore Rossi danno l'idea di una manovra con cui, sacrificando Rossi, il governatore Ignazio Visco riesce a mantenere libertà di scelta nelle altre nomine interne, sulle quali c'erano state pressioni, anche espressamente e pubblicamente dichiarate, da parte della maggioranza di governo.

  

Allora, se a Salvini fosse stato chiesto chi era il nemico ideale, contro il quale ingaggiare una sfida su sbarchi, migranti, ong, avrebbe detto Luca Casarini. Ed eccolo lì, a materializzarsi a bordo della Mar Jonio con un carico di persone salvate in mare e prossimo a sbarcarle. Con chiunque altro al comando delle operazioni Salvini si sarebbe trovato nei guai. Perché una nave italiana, con bandiera italiana, era difficile, impossibile, da tenere fuori dal porto e soprattutto non si sarebbe potuto, in nessun modo, senza rischiare di violare un'altra volta la legge. impedire lo sbarco delle persone soccorse in mare. E tutto questo probabilmente avverrà, pur ttra qualche contorsione del ministro. E questa sarebbe la ciccia, come si dice. Ma stavolta il contorno diventa più importante, perché Casarini metterà il suo sovrappiù di protagonismo da ribelle e il ministro potrà indignarsi, schiumare, ordinare arresti, chiedere condanne. E spostare l'attenzione dallo sbarco e dal porto aperto (mai vennero chiusi infatti) alle sue personali polemiche. Comque questa è la situazione della nave, con annesse richieste di arresto salviniane.

  

Il punto dell'opposizione è completamente diverse, proprio nelle premesse.

 

Luca Casarini, per chi si fosse perso qualche fase del suo ribellismo permanente e molto mediatico.

 

Dossier Alitalia fermo, a quanto pare, mentre sui binari si litiga tra Italo e Trenitalia, con la società privata che protesta per le pratiche non corrette e anti-concorrenziali di cui sarebbe responsabile il gestore dell'infrastruttura (espressione che i viaggiatori su treno conoscono bene perché è l'entità citata negli annunci a bordo quando si sta fermi e non si sa qual è la ragione dello stop). Insomma, una soluzione va cercata anche per non interrompere l'esperienza italiana di concorrenza nell'alta velocità che ha rappresentato un esempio mondiale.

 

Ruspe e piani anti droga, e persone che ne vengono travolte. Succede in America ma suona familiare.