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Mal di Brexit

Una rassegna delle copertine dei principali magazine internazionali. Economist, Spectator, New Statesman, Time, Point, Monde
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I magazine britannici non avevano molta scelta questa settimana, con il referendum sulla Brexit imminente la decisione per la copertina dell'ultimo numero era scontata. Ma gli accidenti del destino hanno voluto che, almeno a livello grafico, questa settimana i magazine albionici in edicola si assomigliassero tutti. I contenuti, invece, differivano molto. Divisi cadiamo, dice l'Economist rappresentando le due bandiere, britannica ed europea, che nonostante gli strattoni sono unite da un nodo che non si scioglie.
 

 

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Il magazine conservatore Spectator mostra la Union Jack come una farfalla che vola libera "Fuori e nel mondo" uscendo dalla scatola-gabbia dell'Unione europea. L'endorsement del magazine per il Leave è tra quelli che hanno fatto più scalpore.
 

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Ancora bandiere sul progressista New Statesman, il cui endorsement per il Remain è meno chiaro (come lo è quello dei laburisti britannici) e si traduce in una copertina meno brillante.
 

 

 

 


 

 

Anche i giornali americani avevano una scelta obbligata questa settimana, e tra le molte copertine dedicate alla strage di Orlando la più toccante forse è quella di Time, che su sfondo nero elenca i nomi di tutte le 49 vittime dell'attacco terroristico omofobo e islamista.
 

 

 

 

 


 

 

 

Chi è oggi "l'uomo che detiene le chiavi dell'islam"? Per il Point è il grande imam della moschea di al Azhar al Cairo, intervistato in un incontro esclusivo sul magazine francese, in cui il chierico parla della situazione dell'islam e della lotta allo Stato islamico.
 

 

 

 

 


 

 

Il magazine del Monde, nel suo "speciale sesso" pubblica un pezzo sulla "lunga storia" di Rocco Siffredi. Non ve la dobbiamo spiegare, vero?

 

 

 

 

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