Ne "Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo", lo studioso Carlo Vecce riscopre le origini materne del gigante fiorentino: una prigioniera straniera, principessa dei Circassi, che ha instillato al figlio la sua spinta di libertà
Descrivendo l’Ultima cena di Leonardo Da Vinci, attraverso uno dei suoi personaggi Stendhal si sofferma sul “colorito malinconico e tenero, abbondante in ombra, senza splendore nei colori brillanti, trionfante nel chiaro-oscuro”. Luce e ombra dunque sono gli elementi che risaltano all’occhio dell’osservatore, ma una simile sfumatura dei contorni è ciò che caratterizza anche la vita di Leonardo che solo grazie all’affastellarsi di recenti scoperte si arricchisce di nuovi capitoli chiarificatori.
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