la ricorrenza

Fosse Ardeatine, l'omaggio di Mattarella. Meloni: "Massacrati perché italiani"

A 79 anni dalla strage il presidente della Repubblica si è recato al mausoleo. "Una strage che ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale", ha scritto Giorgia Meloni

Era il 24 marzo 1944 quando uomini della Sicherheitsdienst, i servizi segreti affiliati alle SS, uccisero 335 persone alle Fosse Ardeatine, all'epoca cave di pozzolana semi abbandonate sull'Ardeatina, come rappresaglia per l'attentato partigiano di via Rasella, compiuto il 23 marzo da membri dei Gap romani nel quale morirono 33 soldati tedeschi. Il feldmaresciallo Kesselring decise di ascoltare il generale von Mackensen: vanno uccisi dieci italiani per ogni caduto tedesco.

  

Settantanove anni dopo, come ogni 24 marzo, il presidente della Repubblica si è recato al mausoleo delle Fosse Ardeatine per rendere omaggio alle vittime dell'eccidio. Con lui c'era il ministro della Difesa Giulio Crosetto. Sul palco, tra gli altri, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, la vice presidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli.

  

La premier Giorgia Meloni, impegnata a Bruxelles per il Consiglio europeo, ha rilasciato alcune dichiarazioni in un comunicato. "Oggi l'Italia onora le vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Settantanove anni fa 335 italiani sono stati barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia dell'attacco partigiano di via Rasella. Una strage che ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale: 335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani", ha detto Meloni. "Spetta a tutti noi - Istituzioni, società civile, scuola e mondo dell'informazione - ricordare quei martiri e raccontare in particolare alle giovani generazioni cosa è successo in quel terribile 24 marzo 1944. La memoria non sia mai un puro esercizio di stile ma un dovere civico da esercitare ogni giorno", ha concluso. 

Al messaggio di Meloni ha replicato l'Anpi: "È opportuno precisare che, certo, erano italiani, ma furono scelti in base a una selezione che colpiva gli antifascisti, i resistenti, gli oppositori politici, gli ebrei. È doveroso aggiungere che la lista di una parte di coloro che sono stati 'barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste', come dice la Meloni, è stata compilata con la complicità del questore Pietro Caruso, del ministro dell'interno della repubblica di Salò Guido Buffarini Guidi, del criminale di guerra Pietro Koch, tutti fascisti". 

Anche il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratonianni, ha commentato polemicamente le parole di Meloni: "No presidente Meloni: 335 persone non furono trucidate dai nazifascisti alle Fosse Ardeatine solo perché erano italiani. Perché erano italiani e antifascisti, ebrei, partigiani. Un giorno o l'altro riuscirà a scrivere quella parola? Antifascista".

Di più su questi argomenti: