Le immagini del gigantesco incendio in Sardegna

Decine di migliaia di ettari di territorio ridotti in cenere dall'Oristanese all'Ogliastra. Quasi 1.500 gli sfollati

Sono quasi 1.500 gli sfollati e oltre 20mila gli ettari di territorio ridotti in cenere nel gigantesco rogo divampato nel fine settimana nella provincia di Oristano, nella Sardegna centro-occidentale. Non è ancora stato possibile fare una stima precisa dei danni visto che il fuoco, dopo aver percorso circa 50 chilometri dall'Oristanese all'Ogliastra, non è stato ancora domato e continua a minacciare case e aziende. 

  

     

Incendi in Sardegna, gli interventi in corso

Al lavoro per tentare di contrastare le fiamme ci sono 7.500 uomini tra corpo forestale, vigili del fuoco,  protezione civile, volontari, ma anche Croce Rossa italiana, carabinieri e polizia. Ci sono sette Canadair già in volo, più due in arrivo dalla Francia e due dalla Grecia, 11 elicotteri della flotta regionale, tra i quali il Super Puma, un elicottero dei vigili del fuoco e uno dell'esercito, ma la situazione resta ancora molto difficile.

    

      

Le zone colpite dai roghi in Sardegna

L'indendio era iniziato tra venerdì sera e sabato mattina in una zona boscosa del massiccio del Montiferru. Non si conoscono le cause: sembra che sia partito da un’automobile incendiata venerdì sera a Bonarcado. Le alte temperature e il vento di libeccio di questi giorni hanno alimentato il fuoco, che si è velocemente propagato circondando prima Santu Lussurgiu e poi spostandosi a Cuglieri. Il piccolo paese è stato assediato dalle fiamme per tutta la notte: 200 le persone sfollate. Con loro anche tutti gli abitanti di Sennariolo, 155 persone, che si trova a pochi chilometri e dove gli tessi cittadini di Cuglieri avevano trovato rifugio. I roghi hanno distrutto anche l’olivastro millenario “Sa Tanca Manna”, simbolo della città di Cuglieri. All'alba sono ripresi i lanci d'acqua dal cielo, ma dopo una lieve tregua, con il passare delle ore e con l'aumento delle temperature e della forza del vento, le fiamme hanno ripreso vita. Il fronte del fuoco si è spostato raggiungendo Porto Alabe e Scano Montiferro, dove sono state evacuate alcune abitazioni e sfollate altre 400 persone, e Borore in provincia di Nuoro, con altre trenta famiglie allontanate.

    

Le reazioni delle istituzioni agli incendi in Sardegna

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, segue costantemente l'evolversi della situazione ed esprime la propria piena solidarietà a tutta la popolazione colpita e sostegno a quanti senza sosta si stanno prodigando negli interventi di soccorso. Il presidente della regione, Christian Solinas, è nella sala operativa della protezione civile per coordinare e seguire le operazioni. Il governatore ha annunciato che scriverà al presidente Draghi per chiedere al governo "un sostegno economico immediato per ristorare i danni e che una quota del Pnrr sia subito destinata alla regione per un grande progetto di riforestazione. Anche la giunta regionale si è riunita, con tutti i sindaci delle zone colpite, ed è pronta a chiedere lo stato di calamità.

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