"Happy Monday"

Il primo passo degli inglesi verso la normalità

Zero morti per Covid a Londra in 24 ore, il sole, una partita di golf a mezzanotte, le piscine all'aperto di nuovo accessibili, gli allenamenti all'alba, la promessa di rivedersi presto al pub. Il premier dice: un po' più liberi sì, ma responsabili

Paola Peduzzi

Boris Johnson ha festeggiato questo lunedì felice tenendo la sua prima conferenza stampa nella stanza al 9 di Downing Street che è stata pensata e allestita “alla americana”, 2,6 milioni di sterline per poter parlare tutti i giorni con i giornalisti, come fanno alla Casa Bianca

Zero morti per Covid a Londra in 24 ore, il sole, una partita di golf a mezzanotte, le piscine all’aperto di nuovo accessibili, gli allenamenti all’alba, la promessa di rivedersi presto al pub (dal 12 aprile): oggi è “Happy Monday” in Inghilterra, il primo giorno della “road map to freedom”, come la chiamano loro, la restaurazione della vita di prima. Gli inglesi hanno ostentato il loro sollievo, mandavano immagini di piscine dall’aria gelida, di bagni con la muta in qualsiasi post immaginabile, anche nelle pozzanghere, dicevano: lo so che è ridicolo, ma che aria, che sollievo, che sole. La luce in fondo al tunnel di cui si parla tanto oggi s’è vista dall’altra parte della Manica, l’esito di una campagna di vaccinazione super: 30 milioni di inglesi hanno preso la prima dose, 3,5 milioni sono completamente vaccinati (la seconda dose è stata in molti casi posticipata), nessuno va così veloce come loro.

 

Boris Johnson ha festeggiato questo lunedì felice tenendo la sua prima conferenza stampa nella stanza al 9 di Downing Street che è stata pensata e allestita “alla americana”, 2,6 milioni di sterline per poter parlare tutti i giorni con i giornalisti, come fanno alla Casa Bianca: i briefing di Allegra Stratton, nuova portavoce del premier e una delle “stiletto girls” che pare abbiano schiantato il machismo imperante nel palazzo, inizieranno nella seconda metà di maggio, ma oggi Johnson ha fatto l’inaugurazione ufficiale. Sempre arruffato, sempre chiacchieratissimo, ancor più ora che una delle sue amanti ha deciso di raccontare tutto dei loro quattro anni insieme (che poi è sempre la solita storia, con Boris: ama molte donne contemporaneamente e non fa niente per nasconderle né per nascondersi, sfacciato o consapevole chissà), ma con la felicità dalla sua parte, per una volta: Boris Johnson invita alla cautela, dice che non si deve più stare tutti in casa, ma bisogna essere pronti a ritornarci, ricorda che la strada per la libertà è lunga e va percorsa con responsabilità, ma gli brillano gli occhi come non facevano da tempo.

 

“Stay at home” è diventato “Hands, Face, Space and Fresh Air”, cioè: lavate le mani, mettete le mascherine, mantenete le distanze e state all’aria aperta. A sostegno del lunedì felice sono stati pubblicati alcuni studi che mostrano come le possibilità di contagio siano ridotte all’aperto: la normalità ritorna, se ritorna, stando “alfresco”, come ormai si vede scritto ovunque, è la parola chiave della libertà. Ma non bisogna cedere al sollievo, se ci si distrae si rischia il disastro, quindi: siate disciplinati, dice Johnson, felici ma attenti, le regole si rispettano e se qualcuno tenta di avvicinarsi o di abbracciarvi voi dite di no (non ci si abbraccia, nemmeno all’aperto).  Non buttiamo via i sacrifici fatti finora, ma adesso la scommessa è questa, tenere a bada la felicità, liberi e responsabili, proprio adesso che c’è il sole.

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  • Paola Peduzzi
  • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi