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Contro mastro ciliegia

Politica e falsissimi movimenti

Maurizio Crippa

Hollande che vende all'asta lo scooter delle scappatelle presidenziali, Sunak che voleva risalire la china con le Samba e invece i social lo hanno steso. Forse i politici che ballano al ritmo di "muoviti muoviti" dovrebbero capire che nell'epoca della scemenza social non è più uno sport per loro

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Nel mondo in cui riescono a inventare un G7 dei Trasporti (a Milano! dove non si circola più) tanto per tenere Salvini lontano dal pattinaggio artistico sul Ponte, la politica può produrre di tutto. Ad esempio che François Hollande provi a rendere smart il suo appetitoso ritorno in campo (slurp) mettendo all’asta, che fa molto pop, lo scooter con cui dieci anni fa si fece beccare mentre andava di buon mattino a portare i croissant all’allora amante e oggi consorte. Del resto “muoviti muoviti” è l’imperativo jovanottiano della nostra epoca, politici compresi. Così Rishi Sunak, il premier britannico in scivolata verso l’abisso, ha pensato a un rilancio ginnico facendosi fotografare con un paio Adidas Samba. Le Samba esistono dal secolo scorso, ma quest’anno sono trendissime. Pensava di sfruttare lo slancio, invece a migliaia sui social hanno iniziato a insultarlo e a predire disastri anche per le vendite Adidas. Ben gli sta, se ancora non ha capito che non esistono più elettori, ma solo dementi su TikTok. Poi arriverà Canfora a dire che la democrazia faceva già schifo ad Atene, perché votavano in pochi. Ma visto l’andazzo, era molto meglio così. O almeno era meglio ai tempi di Sasà Gallo, il votoscambista torinese che regalava tessere autostradali per andare a Bardonecchia. Muoviti muoviti.

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