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CONTRO MASTRO CILIEGIA

L’euforia pas dosé di CdB, tessera n. 1 della Moratti

Maurizio Crippa

Carlo de Benedetti ha stappato. Forse non è il bacio della morte

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Può sempre valere l’opzione pas dosé, il dosaggio zero dell’interpretazione senza fronzoli: quello di Carlo de Benedetti, via Cazzullo, potrebbe essere il bacio della morte a Letizia Moratti. E’ già capitato altre volte. Però un CdB tessera numero uno del Pd che dà di “partito di baroni” al Pd e si intesta – noblesse oblige – la tessera numero uno del PdM, partito della Moratti, sono bollicine.

 

CdB, “che ha sempre una buona parola per tutti”, ha stappato: le democrazie sono minate da due mali, le crescenti disuguaglianze e la distruzione del pianeta: “Un partito progressista che non mette in cima questi due punti non serve a niente, e infatti fa la fine del Pd; che ha conquistato la borghesia e ha perso il popolo”. E detto da uno che ha speso una vita e un impero editoriale per trasformare il Pci-Pd in un partito radicale di massa; dire perdere il popolo mentre con degnazione spiega che i Moratti erano tanto simpatici, Angelo “il classico borghese milanese che si era fatto da sé, aveva cominciato commerciando olio usato dei motori e ha finito con due Coppe dei Campioni”, è straordinario. E quando si prova a spremere il succo politico, si scopre che il Pd ha fatto una cazzata a non allearsi con Conte, ma adesso fa una cazzata se non sostiene Moratti. Forse non è il bacio della morte, è solo euforia pas dosé.

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