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contro mastro ciliegia

Ginnastica e body-scemenze

Maurizio Crippa

Una schiefezza  il modo in cui certe allenatrici maltrattavano le giovani ginnaste. Ma che lo sport e l'agonismo precoci siano tossici non si scopre ora. La colpa è spesso dei genitori e dei (loro) sogni di gloria. A ragazzi e ragazze andrebbero dette alcune scomode verità. Altro la body positive da quattro soldi

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Paul Newman soffriva per il fatto di essere bello. Figurarsi noi, che sul sogno di diventare star del cinema abbiamo messo una croce fin da piccoli. Ma non è stato poi un gran trauma. Tengono banco e le denunce di ex ginnaste-ragazzine vessate per anni da allenatrici di poca psicologica, insultate perché troppo grasse, pesanti; disturbi alimentari e depressioni da incubo. A cui si cerca ora di rimediare all’ingrosso morale, come sempre. E’ giusto, sono cose che non vanno fatte. A meno che tu (o la mamma) voglia vincere le Olimpiadi, come le bambine cinesi. La ginnastica artistica è uno sport tossico. Anche il tennis è tossico, e il nuoto agonistico. Anche il calcio lo è, quando a 6 anni i papà ti gridano “stronzo” da bordo campo. Dite di no, è meglio. Dice: ma sono bambine, è colpa dei genitori. Esatto, gli allenatori sono solo degli esecutori. Ma attenti, non sarà la morale da quattro soldi a salvarvi. Disney ha appena sfornato un corto animato con protagonista una aspirante ballerina grassa e sgraziata: viva il body positive. Ok, ognuno balla come vuole. Ma perché qualcuno dovrebbe andare all’Opera per vedere farfalle che non riescono a volare? Dovrebbero dirvi la verità: la vita è brutta, il merito non paga e nessuno è tenuto a essere buono con voi. E non saranno le balle body-sceme a salvarvi.

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