contro mastro ciliegia
Per un pugno di merito
Il ministro "al merito" Valditara dovrebbe sbrigarsi a premiare il prof. di Pontedera che ha dato una manata (ma quale "pugno") a uno studente bullo. I professori meritano rispetto, i ragazzi molesti meritano un castigo
Per dirimere il caso meglio di un Salomone redivivo o di un giudice Spataro che appare a Liana Milella, si potrebbe chiedere a Sam Spade Calenda di perdere 14 secondi del suo tempo, e guardare il video. Lui che ha visto una serie Netflix su Emanuela Orlandi e s’è fatto persuaso (ops) che “è oramai chiaro che il Vaticano sa perfettamente cosa è accaduto”, non avrà difficoltà a stabilire chi ha ragione tra lo studentello bullo e molesto di una scuola di Pontedera e il prof che ha interrotto il suo show entrando nel merito: a brigante, brigante e mezzo. Il video è chiaro: il molesto si avvicina alla cattedra e inizia a dimenarsi manco fosse a un rave, mentre tutti ridono. Il prof, seduto, dà una manata “no look” e lo becca allo stomaco, poi si alza e gli va vicino. Un linguaggio, più simbolico che fisico, che Pasolini capirebbe benissimo. Ma gli ottusi di oggi no. Il video testimonia che il bullo non è morto, né è svenuto. Ovviamente la mamma, anziché raddoppiare i ceffoni, intende denunciare il prof, già sospeso per “atto gravissimo” dalla direzione, che evidentemente il concetto di merito scolastico manco sa cosa sia. Perché è questione di merito: il prof merita rispetto, il bullo il castigo che ha ricevuto nel linguaggio che capisce. Il ministro al merito Valditara dovrebbe saperlo e sbrigarsi a premiare.
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