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contro mastro ciliegia

C'è un preside a Bari?

Maurizio Crippa

La  vicenda del prof aggredito nel capoluogo pugliese merita una chiosa, in tema di garantismo e di responsabilità istituzionale che spetta alla dirigente scolastica: accreditare alla stampa come presunto colpevole il prof, senza riscontri, è incivile. Ma dire "poteva succedere in qualsiasi quartiere" lascia basiti

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Sul caso del professore dell’istituto Majorana di Bari aggredito da figuri estranei alla scuola per una nota comminata a una studentessa ha scritto bene ieri Gramellini e non serve che mi aggiunga ad adiuvandum. Ma c’è un aspetto grave che non va taciuto e che non pare proprio “consono”, come direbbe lei. Cioè la dirigente scolastica Paola Petruzzelli. Premessa: può darsi il prof abbia le sue colpe, ma finché questo non è stabilito (dalla famosa indagine che Petruzzelli evoca) è innocente. E non va dato in pasto alla stampa come sicuro colpevole, avendo “ascoltato diverse alunne” e prendendo per buona solo la loro versione.

E’ scorretto, e serve solo a mettersi cinicamente al riparo della parte politicamente corretta. Anche tralasciando un latente razzismo (“arriva dalla provincia di Brescia”), il resto è peggio. Commentare un episodio di aggressione dicendo: “Che mi risulti il professore è stato strattonato. I ragazzi che lo hanno aggredito sono stati fermati all’ingresso ma loro hanno spinto chi sorvegliava”, per concludere: “Poteva succedere un po’ ovunque, in qualsiasi quartiere” lascia basiti. Peccato che quella non sia “un quartiere”, ma una scuola, e lei un pubblico ufficiale.

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