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Sardina, oche e i veri somari

Maurizio Crippa

Non c'è nulla da sfottere Mattia Santori, intervenuto in Comune a Bologna di per solidarizzare con un consigliere cui sono state aggredite le oche dai cani. Lui ha mostrato con chiarezza la politica per come la intende. I somari siamo noi, che per due anni ci siamo domandati dove volesse andare

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Tenetevi pure la caciara sghignazzante, lo sfottò da social contrabbandato per critica politica. È invece il momento di complimentarsi con Mattia Santori, già capo Sardina e ora consigliere del Pd a Bologna, per aver rimesso la politica dove deve stare, al suo livello animale e locale, e per aver riallocato sé stesso nella politica che gli piace, bassa bassa tra la gente. Un video lo riprende mente interviene in Comune a Bologna per “esprimere vicinanza al consigliere Celli e a tutta la sua famiglia per il fatto increscioso avvenuto lo scorso giovedì”.

   

Il fatto increscioso sono due cani sfuggiti padrone si sono avventati sulle oche “che facevano parte della famiglia rispettivamente da 14 e 4 anni”. Due oche scontrose e chiassose e un amico consigliere dei Verdi, figlio dell’etologo Giorgio e dunque autorizzato a vivere con le oche senza suscitare sorrisi, come un Konrad Lorenz dell’Appennino.

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Somari piuttosto noi, che per due anni siamo stati a domandarci cosa fossero le Sardine, che cambiamento portassero, se avrebbero fondato un partito e che senso dare alle occupazioni col sacco a pelo e alle interviste sul Pd che gli era “tossico”. Niente, non era niente. E la Sardina, dopo averci lasciato ragliare intorno, ha finalmente spiegato la sua visione profetica, la fattoria degli animali.

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