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contro mastro ciliegia

Viva il potere amichevole della Royal family

Maurizio Crippa

L'account Instagram e freindly dei Windsor, ieri a Westmister Abbey per commemorare Filippo, trasmette l'immagine di un potere noin più sacro ma avvicinabile. Niente a che vedere con lo Zar al tavolo di sei metri, o con il satrapo che sembra il Padrino di Coppola

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Confesso una frivolezza: da quando ho scoperto l’account Instagram @theroyalfamily mi è cambiata la vita. È l’account ufficialissimo della famiglia reale più disfunzionale della storia monarchica, i Windsor, ma è molto friendly e tutti sono davvero adorabili.

      

Non mi perdo una puntata, qualche giorno fa William e Kate erano alle Bahamas, perfetti come in un film esotico degli anni 50. Ieri erano belli e lustri a Westminster Abbey, per la solenne commemorazione del principe Filippo, deceduto durante il lockdown e che una Elisabetta dolente dovette salutare quasi da sola. Ieri c’erano tutti, famiglia ristretta e nipoti, famiglia allargatissima del duca di Edimburgo, persino Andrew.

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Nelle foto sono fantastici, con i vestiti fiorati e i cappelli delle Ladies completamente fuori moda, con le divise maschili foriere di posture imbarazzate. L’informalità obbligatoria dei social li costringe a mostrarsi umani, e ci riescono persino. Una delizia. Elisabetta, ça va sans dire, è tre spanne sopra. Ieri è comparsa, dopo molto tempo, regalmente appoggiata a un bastone, borsetta e soprabito scuro. Un potere non più sacro, ma affettuoso. A confronto di quello che si fa fotografare al tavolo da sei metri, o dell’altro satrapo che ieri orchestrava un vertice che sembrava Il Padrino. Viva @theroyalfamily.

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