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Tra popolo Viola e Sardine, ecco le comiche quirinalizie

Maurizio Crippa

È un peccato che alla elezione del Colle manchi così poco. I due movimenti promettevano di farci scompisciare col loro film contro Berlusconi, parto della loro "bella intelligenza collettiva". Gli unici a credere al grave pericolo. Non fa ridere?

È quasi un peccato che alla spettacolare elezione del Colle manchi ormai così poco, una manciata di giorni. Perché ci sarebbe da farsi una scorpacciata di popcorn gustandosi le comiche di stagione. Ad esempio (cominciate già a ridere, dai) il film del nuovo duo Gianni & Pinotto, aka Popolo viola & Sardine. Dice Gianfranco Mascia, il cineasta viola: “Questa volta il film lo produciamo noi… con una sceneggiatura condivisa frutto della nostra bella intelligenza collettiva”. Di quale mai capolavoro neorealista parliamo? “Vogliamo raccontare la nostra versione dei fatti, i motivi per i quali riteniamo irricevibile e democraticamente insostenibile la candidatura di Berlusconi al Quirinale… ‘Abbiamo già dato’, ecco il titolo del nostro film”. Insomma, la genialata del plot sarebbe questa: Gianni Viola e Pinotto Sardine sono rimasti gli unici (no gli unici no, c’è pur sempre il duo Marco & Ezio) a credere al “rischio” che Berlusconi vada al Quirinale. Non fa ridere? Ma perché non si informano, o si comprano un pallottoliere? Comunque, siccome la Nouvelle Vague non è “su Netflix o su Prime video” (e ci mancherebbe) se volete farvi due risate tocca alzarsi dal divano e andare per strada: “A Roma ci vedremo domenica 23 gennaio, dalle 14 in poi”. Spettacolo pomeridiano, segue spaghetti western.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"