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Contro mastro ciliegia

Evviva Elizabeth in Jaguar

Maurizio Crippa

Altro che le malmostose ragazzine che frignano "bla bla bla". Ottimista da quasi un secolo, la Regina ha indirizzato belle parole alla kermesse di Glasgow. Ma soprattutto ha mandato un messaggio di speranza concreta: ha preso una delle sue grosse, inquinantissime, auto tutt'altro che green ed è andata a farsi un giro

Ottimista e razionale com’è da circa un secolo, Queen Elizabeth avrebbe partecipato volentieri di persona a quella scombiccherata adunanza di ipocriti dell’inquinamento in corso a Glasgow. Con passo fermo avrebbe oltrepassato pure le barriere architettoniche disseminate da quei fessi di abilisti. Ma i medici l’hanno vietato, così ha indossato un bell’abito smeraldino e ha mandato un messaggio, radioso è dir poco: “Nessuno vive per sempre”, ha detto con serenità, dunque occorre pensare “ai figli, ai nipoti”. Negli ultimi tempi i medici di corte le hanno vietato molte cose, di quelle che più ama: la Land Rover, le passeggiate a cavallo, il drink serale.

 

Eppure, a 95 anni e persino preoccupata per il clima, la regina di verde vestita aveva un’aria molto più vivida di quelle malmostose ragazzine convinte che moriranno presto, per colpa degli adulti che fanno “blabla”. Invece l’inguaribile ottimista, in barba ai medici, l’altro giorno appena dimessa dall’ospedale si è messa al volante della sua automobile – una delle sue tante, grosse, inquinantissime – e vrooom! è andata a farsi un giretto. Sarebbe arrivata a Glasgow, c’è da scommettere: ché per il CO2 un giorno la soluzione si troverà, ma intanto non sarà una bella sgasata ad ammazzare il pianeta.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"