contro mastro ciliegia

La campionessa di scacchi e suscettibilità che vuole cinque milioni da Netflix

Maurizio Crippa

Nona Gaprindashvili, scacchista georgiana, si è sentita offesa da una battuta della famosa miniserie La regina degli scacchi, che ha fatto diventare il gioco più cervellotico del mondo famoso come TikTok

Meno male che Cleopatra riposa in pace da qualche annetto, e persino Lucrezia Borgia ha smesso di avvelenarsi con i commenti  che da secoli le tirano dietro come ciabatte. Fossero tra noi, in questo mondo sempre più suscettibile e venale, ci sarebbe da strabiliare davanti ai risarcimenti che chiederebbero per diffamazione. Avrebbero tutte le ragioni, meno se ne riescono a vedere nell’impennata da reginetta di Nona Gaprindashvili, campionessa mondiale di scacchi georgiana, che vuole scucire 5 milioni a Netflix, perché si è sentita offesa da una battuta della famosa miniserie La regina degli scacchi, che ha fatto diventare il gioco più cervellotico del mondo famoso come TikTok. La battuta è questa, si parla della protagonista, a Mosca per sfidare il più grande giocatore del mondo: “L’unica cosa insolita è il suo sesso. Non è l’unica in Russia. C’è Nona Gaprindashvili, ma è la campionessa mondiale femminile e non ha mai affrontato uomini”. Gaprindashvili è offesa dall’imprecisione, di maschi ne aveva battuti a dozzine, e poi non è russa (ma la serie è ambientata quando c’era l’Unione sovietica, e forse a Netflix sanno la storia meglio di lei). Infine, ovviamente, la battuta è sessista. Cleopatra non si sarebbe mai abbassata a quel punto, per un pugno di sesterzi. 

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"