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contro mastro ciliegia

Sorella mascherina?!?

Maurizio Crippa

Dice lo psicoanalista Recalcati che molte persone faranno fatica a tornare alla vita senza la mascherina. Non ne dubitiamo, ovviamente. Del resto c'è anche la sindrome di Stoccolma. Ma arrivare a dire che dovremmo "avere nostalgia" della mascherina, suvvia. Ci ha salvato la vita, ma quando si potrà, sarebbe bello bruciarla in piazza, come le femministe il reggiseno

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Massimo Recalcati è un famoso psicoanalista, nel suo lavoro incontra molte persone che hanno qualche problema con se stesse o con le proprie pirandelliane maschere. Quindi quando scrive che molte persone che pure hanno sofferto delle restrizioni di questi mesi faranno fatica a togliersi la mascherina, a tornare a vivere senza, non dubitiamo che sia vero. Del resto c’è anche la sindrome di Stoccolma. Casi clinici.

 

Poi ci sono quelli che della mascherina hanno fatto un simbolo del male, eccetera. Dice Recalcati che avranno anche loro conflitti da risolvere con il (presunto) ritorno alla normalità. E anche di questo non vogliamo dubitare. Ma quando arriva a scrivere, Recalcati, che sarà “meglio avere un  po’ di nostalgia della mascherina” e addirittura che dovremmo dire grazie a “nostra sorella mascherina”, vabbé dai.

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La mascherina non è un simbolo (tranne per qualche disturbato), è un dispositivo di protezione individuale, ci ha salvato la vita e ne ha salvate a milioni. Ma quando non sarà più necessaria, sarebbe bello bruciarla in piazza, come le femministe il reggiseno. Ma quale sorella. Poi, c’è anche gente che dice che continuerà a portarla anche senza obbligo, “per rispetto degli altri”. Preti mancati. Altri casi clinici. 

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