Un'immagine tratta dall'intervista di Bashir a Lady Diana nel 1995 (Ansa)

Contro mastro ciliegia

La Bbc e Lady D. Come se Vespa fosse il killer di Cogne

Maurizio Crippa

Martin Bashir, volto noto della tv britannica, diventò una star quando nel 1995 realizzò l’intervista del secolo alla principessa Diana, in cui lei diceva le più brutte cose e intime. Si scopre ora che il giornalista usato armi di ricatto e falsi documenti

Non facile spiegarcela, per noi telespettatori italiani che pure ne abbiamo viste tante. Ma per rendere l’idea: è come se vent’anni dopo saltasse fuori che il killer di Cogne è Bruno Vespa in persona. In combutta con un produttore di plastici, per assicurarsi il record eterno degli ascolti. Con la Rai che chiede blandamente scusa, e Vespa che se ne va ma tenendo il punto: in fondo ho fatto solo “una cosa stupida”. Forse non rende l’idea, perché la storia è grossa. Martin Bashir, una specie di Vespa della Bbc, diventò una star quando nel 1995 realizzò l’intervista del secolo a Lady Diana, quella in cui lei diceva le più brutte cose e intime, e quella volta Casa Windsor stava per venir giù davvero.

 

Si scopre ora che per attirare la principessa nel labirinto di quelle confessioni senza uscita Bashir aveva usato armi di ricatto e illegali, aveva fabbricato falsi documenti per dimostrare agli Spencer che i Windsor li volevano morti, eccetera. Noi, quando pensiamo al peggio della tv pubblica, pensiamo ai video dell’autogrill. Ma la Bbc, perbacco. La “zietta” è sempre stata molto meglio di mamma Rai. Chi lo sa, forse quando si parla dei reali, gli inglesi perdono la testa e la decenza. O forse, sopra all’informazione del grande paese dei tabloid senza paura, volteggia come fosse Voldemort lo spirito di Murdoch.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"