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CONTRO MASTRO CILIEGIA

Marilyn Rousseau

Maurizio Crippa

Alla terza persona che denuncia, dopo anni, le violenze subite da uno che ha scelto come nome d'arte il cognome di uno squartatore, viene un pensiero: sembrano il Dibba e soci, che ora denunciano la svolta di Grillo. Ma perchè hanno convissuto per anni con uno che come nome d'arte ha scelto Rousseau?

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Ora, non un* di meno e tutto quanto, non mi azzardo nemmeno all’argomento. Ma alla terza persona (due attrici e un attore) che denuncia di avere subito, e per anni, violenze fisiche e psichiche inenarrabili da Marylin Manson, un pensiero viene pure. Dopo Evan Rachel Wood e Corey Feldman (il maschio, ora pure Esmé Bianco, famosa per Game of Thrones, ha accusato il bruto di cose truci. Ma convivere per anni con uno che per nome d’arte ha scelto il cognome dello squartatore di Sharon Tate? Magari era da pensarci prima. Lo so che è un pensiero banale. Ma, ad ogni buon conto, fa pendant con quest’altro: e il Dibba, il Toninelli, la Lezzi che ora sbraitano per essere stati stuprati nelle idee dalla svolta di Grillo, non potevano pensarci prima? Invece di convivere per anni con uno che come nome d’arte aveva scelto Rousseau?

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