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Contro mastro ciliegia

Il bandito Matteo e lo scappato di casa Felice

Maurizio Crippa

L'arrivo di Draghi ha scatenato sui social, per l'ultimo hurrah!, tutti gli incompetenti e i biliosi. Poi c'è Emanuele Felice, che però è il responsabile Economia del Pd, che ieri accusava di "banditismo politico Renzi, "peraltro antidemocratico e illiberale". Del resto, per lui Biden avrebbe messo in crisi il "modello americano". E allora il Pd?

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Uno degli inevitabili effetti collaterali dell’arrivo di Super Mario è che tutti gli scappati di casa si sono dati appuntamento, per piangere o espettorare, sui social e pure sui giornali. E’ pieno di incompetenti che si giocano l’ultima carta prima che si chiuda la loro èra e twittano: “Ma solo io (che è già una ammissione di cretineria, ndr) trovo scandaloso Renzi?", eccetera. Oppure: “Ma voi conoscete le opinioni di Draghi? (segue elenco di temi ad minchiam, ndr)”.

 

Gesummio, sì, le conosciamo: basta andare a leggersele. Roba che ancora una volta il Toninelli “annientato negli uffici a lavorare” fa la figura del genio. Ma tra le perle c’è Emanuele Felice, che ieri twittava bilioso come un tifoso dopo un derby perso: “Se c’è una cosa che mi rimprovero, è di non essere andati fino in fondo su Renzi e il suo banditismo politico”. “I legami con questo avventuriero opportunista, peraltro antidemocratico e illiberale (prende soldi da uno dei regimi più oppressivi al mondo e ne fa le lodi), vanno recisi definitivamente”. Solo che Emanuele Felice non è uno scappato di casa: è il responsabile Economia del Pd, quello che aveva scritto che la vittoria di Biden “porta alla messa in discussione dell’ideologia neo-liberale”. Poi Zingaretti ha detto che con Draghi si lavorerà, e il responsabile Economia si è messo a cinguettare cose belle su Draghi. E allora il Pd? Boh. 

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