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contro mastro ciliegia

Viva il Mancio dopo il Tg

Maurizio Crippa

Il Ct della Nazionale al Covid asintomatico, ma non si starà a maramaldeggiare su quel post che puzzava di negazionismo, "mi sono ammalato vedendo il tg". Ora il nuovo messaggio del grande campione sarà: non sono Zlatan, ragazzi, ma curatevi anche voi

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Si vuole molto bene al Mancio, da queste parti, per quello che ha fatto e per quello che è stato, un diamante luccicante in quella bolgia di ragazzoni in mutande che corrono dietro a un pallone, il più delle volte senza alcuna consapevolezza di sé. E pure ovviamente perché adesso è il cittì della Nazionale, la prima che giochi bene da lunga pezza. Il Mancio è diverso, è cristallo di roccia, è elegante e fragile, a volte eccessivamente umbratile e segue pensieri remoti e tutti suoi. Non si starà quindi qui a maramaldeggiare perché una nota sul sito della Federcalcio ha comunicato che “nell’ambito dei controlli periodici effettuati dalla Figc per i componenti degli staff tecnici delle Nazionali in vista dei prossimi impegni nelle competizioni Uefa, il ct Roberto Mancini è risultato positivo al Covid-19”. Del tutto asintomatico ma quarantenato, va da sé. Non si starà qui a sghignazzare, come subito hanno fatto, “si sarà contagiato vendendo il tg?”, ripescando quello sciagurato post che aveva rilanciato sui social, l’infermiera che chiede “hai idea di come ti sei ammalato?” E l’infetto: “Guardando il tg”. Che puzzava di cazzata negazionista lontano un miglio. Poi lui si è scusato, come uno Zangrillo qualsiasi, e voleva solo segnalare che i media passano più tempo a metterci paura che a darci informazioni. Il che è anche vero. Però ora la sua quarantena asintomatica vale come un nuovo positivo messaggio: ragazzi, io non sono Zlatan, però state attenti pure voi. E date retta ai tg.

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