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La negriero economy a Milano

Perché ho sempre preferito il taxi e la pizza d’asporto

Maurizio Crippa

Chiusa l’inchiesta sulla società di pony express (c'entrava anche Uber Italia) che pagava 3 euro a consegna e la boss diceva “‘Davanti a un esterno non dire mai più ‘abbiamo creato un sistema per disperati’". Ci vorrebbe Bellanova, a Milano

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Non smetteremo di essere garantisti solo perché una intercettazione dei pm fa più schifo delle altre, più o meno come quella del bocconiano che aveva la start up delle fragole a Milano e la faceva funzionare a furia di schiavi, e si attenderà la fine giudiziaria. Del resto le intercettazioni, anzi le chat di WhatsApp ci sono, e non sono solo quelle di Palamara a essere interessanti e istruttive. Così ieri  a Milano (sarà il caso che la brava ministra Bellanova ci faccia una visita seria)  hanno chiuso l’inchiesta sulla società di negrieri-pony express Flash Road City-Frc, a sua volta negrierizzata dalla sezione italiana di Uber, quella famosa degli autisti usati come criceti nella ruota per abbassare i prezzi. Pagavano 3 euro alla consegna, pescando tra gli irregolari. Qualcuno della ditta aveva pure avuto un conato di umanità, e aveva detto che non andava bene. La capa gli aveva risposto: “Davanti a un esterno non dire mai più ‘abbiamo creato un sistema per disperati’. Anche se lo pensi, i panni sporchi vanno lavati in casa”. Del resto da Uber Italia (che poi s’è defilata) quello che doveva spiegare il mestiere le diceva: “Se tu il pomeriggio non li paghi, e loro per mangiare devono connettersi la sera, scommetto si adeguano e si connettono la sera quando serve”. Le leggi sul caporalato esistono; ma esistono anche le buone norme di comportamento: io ad esempio, a ’sta roba, ho sempre preferito il taxi e la pizza d’asporto.

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