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I bambini e la montagna

Maurizio Crippa

Le due tragedie nel cuneese e in Valtellina e il tributo troppo alto pagato al Signore delle cime

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Ieri mattina sembrava che il tributo che ogni tanto il Signore delle cime chiede a chi le ama, le montagne, e ci vive, fosse stato amaramente già pagato. Non su una cima ma su un fuoristrada, giù in un burrone. Cinque ragazzi, quattro erano minorenni, che erano andati in alto, di notte, per vedere le stelle cadenti. Su nel cuneese, in alta Valle Grana, lontano dai turisti assembrati. Niente stravizi e niente follie, solo una curva di quelle brutte che fa la vita. Il sindaco di Castelmagno, che ha una sessantina di abitanti, ha detto: “Abbiamo perso in una notte la metà dei giovani del nostro comune. Quindici giorni fa avevamo fatto una bella foto, c’erano tutti gli abitanti di questa frazione: mi creda, è agghiacciante vederla”. Una foto. Poi verso sera a Chiareggio, uno dei luoghi della Valmalenco più belli (e che amo di più) una frana s’è portata via un’auto. E un papà e una mamma, e la figlia dei loro amici che li seguivano sulla macchina dietro. Lei aveva voluto viaggiare con loro, e con un bambino suo amico. E chissà se è rimasta una foto.

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