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L’hamburger freddo

Maurizio Crippa

L'ex Ceo di Mcdonald's è stato prima licenziato e poi portato in tribunale per le sue presunte storie inappropriate con alcune dipendenti

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L’hamburger è un piatto che si gusta meglio freddo. O così pare di capire. Nel novembre scorso, in piena frittura MeToo, il boss di McDonald’s Steve Easterbrook fu costretto ad andarsene quando uscì la storia di una relazione, d’amore e senza costrizioni sembrò di capire, con una sua dipendente. Noi, inguaribili romantici, si pensò che non era più un bel mondo in cui vivere, e nessun uomo avrebbe più potuto girare il remake di Sabrina. Ora McDonald’s rincara la dose, e diciamo che sa di vendetta. Ha deciso di portare in tribunale l’ex ceo già licenziato, perché nel frattempo sono emerse altre sue storie (e fotacce sulle mail aziendali) con altre dipendenti. Più in zona harassment e inappropriata (mannaggia a noi romantici). E se prima lo avevano soltanto licenziato e (quasi) perdonato, insomma gli avevano allungato una buonuscita da 34 milioni, beh ora rivogliono indietro i piccioli. Che è un sistema giudiziario retroattivo un po’ bizzarro forse, ma l’hamburger si gusta meglio freddo.

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