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La Sirenetta è razzista perché è pesce? O perché bianca?

Maurizio Crippa

A Copenaghen hanno imbrattato la statua della Little Mermaid con la scritta “racist fish”, pesce razzista

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Non ne usciremo migliori, è chiaro. Anzi il rischio di ritrovarsi per un quarto persone del XXI secolo e per tre quarti imbecilli si fa vieppiù evidente. A Copenaghen hanno imbrattato la statua della Little Mermaid con la scritta “racist fish”, pesce razzista. E forse è una delle trovate dadaiste più belle di sempre. Oppure siamo di fronte all’impraticabilità di qualsiasi ermeneutica della semiosfera. Pesce razzista perché, poi? Perché il pesce è donna (solo) a metà? Perché la metà fanciulla schiavizza una coda, privandola di autonoma personalità? O magari perché la Sirenetta, schiavista di un Andersen (del resto già processato per istigazione al suicidio, oggi sarebbe femminicida), è bianca? Di fronte a tale borgesiano labirinto di ipotesi che si biforcano, alzo laicamente le mani (o piego il ginocchio, chi lo sa?). Resta che la deriva, ancorché sapida e buffa, è indecrittabile. Forse soltanto un Montanelli potrebbe dirimere la questione, se solo la Little Mermaid, minorenne, fosse pure nera.

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