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L’unico aspirante duce sbertucciato dal fatidico balcone

Maurizio Crippa

Con il Papetee in lockdown, e visto che non gli danno particolarmente retta né in Senato né in Europa, Salvini ha deciso di fare un bel video da casa. Mal gliene incolse

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Fase 2, fase 3, fase speciale. Curve di contagio e conteggi di tamponi. Covid as usual. Ma la notizia del giorno, notizia positiva, è che l’Italia dei balconi esiste. Resiste. Quel che invece non esiste più sono i leader da balcone. Insomma: arriva Salvini. Che essendo in lockdown il Papetee, e visto che non gli danno particolarmente retta né in Senato né tanto meno in Europa, ha deciso di fare un bel video dal suo balcone di casa. Mal gliene incolse.

 

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Sta iniziando la concione dal fatidico balcone, fa in tempo a dire “le imprese italiane…” e si sente in sottofondo un grido: “Matteo, sono stronzate!”. Lui si guarda intorno, girando la mascella non proprio volitiva: “Chi c’è qua? Ci sono urla dall’altra parte del condominio… d’altronde sono sul balcone…”. Di nuovo l’urlo: “Sono stronzate!”. E lui: “Questo è il bello di Milano…”. Eh sì, è abbastanza bello.

 

Il bis premier Giuseppi, per dire, si era messo pure lui a chiacchierare da un balcone all’altro con un suo “parigrado” in mutande, ma era prima che nascesse l’Italia dei balconi. Salvini invece passerà alla storia d’Italia anche come l’unico aspirante duce ad essere stato sbertucciato dal fatidico balcone. Quello delle decisioni irrinunciabili. Che però a Milano, dirimpetto, hanno deciso che sono stronzate.

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