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Protezioni non civili

Maurizio Crippa

Il caso del capo della Protezione civile calabrese dimessosi dopo aver confessato di non sapere cosa fosse un ventilatore polmonare. Nonostante il suo compito fosse quello di acquisirli

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Il problema non è chi ha arricciato il naso quando hanno chiamato Guido Bertolaso a dare una mano a Milano. Il problema non è che nessuno ha ancora capito, a parte il bollettino delle 18 che ormai è come l’Ora esatta ma offre meno risposte, quale sia il ruolo della Protezione civile in questa emergenza. Il problema non è che il capo della Protezione civile della Calabria (647 positivi, 31 decessi) Domenico Pallaria ha risposto, in un’intervista “io mi occupo di altre cose. In questo frangente siamo stati catapultati quindi se lei mi dice: Che cos’è un ventilatore? Io non le saprei nemmeno dire”, nonostante acquistare i ventilatori polmonari fosse il suo compito. Il problema non è che ora si è dimesso. Il problema non è che la presidente della regione Calabria, Jole Santelli, lo avesse nominato in quel ruolo. Il problema è che, richiesta di un commento, Jole Santelli ha risposto: “E chi avrei dovuto nominare?”. Ecco il problema. Peggio di una pandemia.

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