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Preti che lavorano

Maurizio Crippa

Dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini che è salito sul tetto del suo duomo per rivolgersi in preghiera alla Bela Madunina, al parroco di Bibione che ha caricato una statua della madonna sull'apecar

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Con lo zucchetto viola in testa sotto il cielo bello di Lombardia,l’arcivescovo Mario Delpini è salito sul tetto del suo duomo, e da una distanza che sa di sproporzione ma anche di vicinanza si è rivolto in preghiera alla Bela Madunina, tutta d’oro, di Milano. L’ha chiamata proprio così, “mia Bela Madunina”, in una preghiera-poesia in cui ha alternato la canzone del popolo, le litanie in latino, le frasi in italiano e le implorazioni nelle tante lingue che si parlano in città. Con un emozionante effetto, tra Testori e la poliglossia. In uno scenario meno imponente, c’è un altro parroco che merita la menzione, quello di Bibione, in Veneto. Che ha caricato sull’apecar una statua della Madonna, e s’è messo a girare la città benedicendo case e negozi. Ai carabinieri che lo hanno fermato, lei dove va?, ha risposto: a lavorare.

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