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Sarri, Cipputi sbagliato

Maurizio Crippa

Prendere l'icona naturale della anti juventinità è uno dei peggiori autogol che un’azienda possa fare. Peggio di essere Mattarella e ingaggiare Renzi e Salvini per un governo di salute pubblica

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Che vinceranno al ritorno neppure un demente potrebbe metterlo in discussione; che domenica nel loro Stadium privato e deserto ci suoneranno come tamburi, incazzato come è CR7, è sicuro. Ma non di calcio si parla qui, si parla di comunicazione. E, si parva licet, delle scelte dei famosi “management” che ormai decidono le sorti del calcio. Alla squadra di Maurizio Sarri non hanno dato due forse-rigori. Ma la cosa straordinaria, come l’apparizione della Cometa di Halley nel marchio della Uefa Champions League, è stato che a Sarri è sfuggita la frase più anti juventina che si potesse concepire: in Italia due rigori ce li avrebbero dati. Che è esattamente quello che tutto il resto del mondo ha pensato in quei due istanti di Lione: in Italia glielo davano (o costruzione sintattica negativa: in Europa non glielo danno). Se il tuo allenatore parla (pensa) come il peggiore dei tuoi tifosi avversari, hai un problemino che va oltre la partita. Un problema di scelte, diciamo, di immagine. Prendere Sarri, questa icona naturale della anti juventinità e anzi anti torinesità tout court – questo operaio operaista che sfoggia la tuta da meccanico meglio di Cipputi, che butterebbe la cicca anche sul prato inglese della Real Casa, che non solo pensa che la squadra della Real Casa non gli piace, ma lo dice pure, è uno dei peggiori autogol che un’azienda possa fare. Peggio di Dolce & Gabbana quando perculano i cinesi, peggio di essere il presidente della Lombardia e mettersi la mascherina scatenando il panico; peggio di essere Mattarella e ingaggiare Renzi e Salvini per un governo di salute pubblica. Un caso di scuola.

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