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No, Fuksas a Notre-Dame no! Viva la Guglia Verticale

Maurizio Crippa

C’è da ricostruire la guglia della cattedrale e il governo francese ha invitato tutte le archistar di buona volontà a partecipare a un concorso per rifarla più bella che pria

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No, dai, per favore no. Qualcuno chiami quel magnifico jupiterien di Macron e gli dica di non farlo, se no è la volta buona che ci facciamo ridare la Gioconda. C’è da ricostruire la guglia di Notre-Dame, quella che era bruciata come un fiammifero, e il governo francese ha invitato tutte le archistar di buona volontà a partecipare a un concorso per rifarla più bella che pria. Si è fatto avanti l’inglese Norman Foster che avrebbe in mente una guglia leggera con struttura in vetro e acciaio. Lo Studio NAB, probabilmente sotto l’influenza di Greta, vorrebbe cambiare tutto e inventare una cattedrale “in green for all”: mettendo al posto del tetto finito in cenere una serra che contempli, come un Bignami del Genesi, tutta la biodiversità. Roba che i lefebvriani di Francia e i tradizionalisti di tutto il mondo li metterebbero al rogo. Ma fin qui, viva la laïcité, siamo nel campo delle ipotesi di buona volontà.

 

Poi però è arrivato Fuksas, Massimiliano Fuksas. Che del resto a Parigi ha uno studio da molto tempo. E niente, lui vorrebbe fare una guglia in cristallo Baccarat che possa essere illuminata di notte. Dice che sarebbe “il simbolo della fragilità della storia”. Più che altro, pare una baracconata che manco un castello delle fiabe di Disney, o il tempio dei Mormoni a Salt Lake City (o alla Bufalotta). Per favore, ditelo a Macron: la guglia che si illumina come una spada laser no e poi noi. Siamo milanesi: noi abbiamo il Bosco, e se Macron vuole gli regaliamo il progetto di una Guglia Verticale.

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