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E venne l’ora del pissing catto-sovranista

Maurizio Crippa

Il senatore della Lega Simone Pillon contro la scultura-fontana di Vergato, realizzata da Luigi Ontani

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Se vi siete stancati dei fascisti a Torino e degli antifà sì-no-ancora non so, prendetevi una pausa. Oppure, se siete democraticamente apprensivi, considerate questa faccenda un ulteriore segno (divino?) del precipitare nel Maelstrom della nostra civiltà. Ma proviamo a prenderla alta. Poco tempo fa Utet – casa editrice stimata, non un ciclostile di CasaPound qualsiasi– ha pubblicato un libro curioso, erudito e raffinato dello storico dell’arte francese Jean-Claude Lebensztejn. Il libro si intitola Figure piscianti e racconta storia e geografia – ce n’è un po’ ovunque nell’arte europea – di putti, Veneri e fantesche dedite a felicissime (o apotropaiche) minzioni: dai puer mingens sui sarcofaghi romani al Rinascimento, che per queste cose aveva un’autentica passione. In Europa è pieno di fontane, il tema ricorre e si rinnova, fino al primitivismo di Gauguin che ritrae una ragazza che fa pipì sulla spiaggia, e a Picasso. Bene. Luigi Ontani, che è un artista italianissmo e contemporaneo, ha prodotto una scultura-fontana per la piazza del comune di Vergato, nell’Appennino bolognese. C’è una specie di fauno nudo con il fallo eretto che zampilla, sarebbe un rimando mitologico al locale fiume Reno, e ha in spalla in angioletto. E non era successo niente, finché non è passato colà il senatore della Lega Simone Pillon e ha tuonato su Facebook contro l’immorale scultura addirittura satanista, “un orribile satanasso”, e addirittura implicito invito alla pedofilia (c’è un ragazzino ignudo!), e chiedendo di affogare il tutto dentro al cemento. E ci mancava proprio, il pissing catto-sovranista.

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