Camera dei Deputati, Maria Elena Boschi (foto LaPresse)

Revenge Etruria

Maurizio Crippa

La procura di Arezzo ha chiesto l’archiviazione per Pier Luigi Boschi per il contestato reato di bancarotta fraudolenta. Si va verso la chiusura di un’altra delle storie inquietanti del circo mediatico giudiziario applicato alla politica

Nel giorno in cui l’Italia civile e che condanna la violenza di genere è, per una volta e giustamente, orgogliosa di sé per l’approvazione delle norme del “codice rosso” contro il revenge porn, una menzione ad honorem bisognerebbe darla anche a Maria Elena Boschi. Che non ha mai subìto, che noi si sappia, attacchi violenti di quel tipo, ma che i suoi graffi e i suoi sfregi, con punte evidenti di maschilismo, se li è presi: per il solo fatto di essere (stata) una donna importante in politica. E siccome è giovane, come nella favola del lupo e dell’agnello, per lei hanno fatto valere l’accusa retrodatata: se non sei stata tu, è stato tuo padre. Così l’hanno sfregiata pure nel soprannome che abbiamo letto un milione di volte: Maria Etruria Boschi. Poi però succede questo.

 

Ieri il pool della procura di Arezzo ha chiesto l’archiviazione per Pier Luigi Boschi per il contestato reato di bancarotta fraudolenta. In febbraio era stato archiviato, babbo Boschi, anche da un’accusa di falso in prospetto. Se il gip di Arezzo archivierà, Pierluigi Boschi “vedrà cadere tutte le contestazioni penali ipotizzate nei suoi confronti” (citiamo tra virgolette, come fosse un brocardo, il Fatto Quotidiano). Fine del caso Boschi-Etruria. Un’altra delle storie inquietanti del circo mediatico giudiziario applicato alla politica. E la figlia che era entrata in politica potrà riprendersi il suo nome, quello vero tutto intero. Revenge Etruria.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"