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Marielle Franco, donna

Maurizio Crippa

Altro che Greta Thunberg. Esattamente un anno fa uccisero la consigliera comunale a Rio de Janeiro, un'icona vera

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Mentre tutto il mondo inquinante e scioperante sta appeso a Greta Thunberg, la ragazzina che vuole salvare il Pianeta, col suo visetto che secondo l’ex ragazzina Gian Burrasca la fa sembrare “un personaggio da film horror” (sì, anche tra donne c’è sempre qualcuno più horror di te). Mentre tutta l’Italia benpensante malpensante si strugge sulla privacy del visetto, quello sì un po’ horror, di Giulia Sarti, la ragazza che voleva salvare l’Italia con il ti vedo-non ti vedo dello streaming. Mentre. Ieri era giusto un anno che un’altra donna, che avrebbe meritato da viva migliori applausi e migliori indignazioni, non c’è più. Si chiamava Marielle Franco. Era consigliera comunale a Rio de Janeiro, la più votata di tutti. Era femminista e lesbica militante, aveva appena terminato una riunione con un gruppo di donne e le spararono quattordici colpi. Il 14 marzo 2018. Era nata nella favela di Maré, conduceva inchieste e battaglie sugli omicidi degli squadroni della morte di Rio. Ora hanno arrestato due ex agenti di polizia (per l’appunto) per la sua uccisione. Uno dei due presunti killer viveva nello stesso palazzo di Jair Bolsonaro. Il che ovviamente non ne fa un complice. Però c’è una foto su Twitter in cui l’attuale presidente law and order del Brasile lo abbraccia. Il che non ne fa un colpevole, ma fa un certo effetto. Tutti quelli che hanno conosciuto Marielle Franco e hanno lavorato con lei ne parlano come di una donna solare, generosa, capace, pronta a pagare per le sue lotte. Siccome siamo distratti da altre icone, valeva la pena ricordarla.

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