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Chi sfila e chi non paga

Maurizio Crippa

Ronaldo ha pagato 18 milioni ed è stato criticato dai media. Ma nessuno ha notato che un signore in divisa deve ancora restituire 49 milioni

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Giusto per smentire Filippo Facci. Uno che il fatturato non lo cala affatto e, quanto a gusti personali, è così metrosexual che anche quelle scalmanate del #metoo hanno smesso di scassargli las pelotas persino in caso di stupro, ebbene esiste: sì è lui, CR7. Il miracoloso miracolante che non ne sbaglia una, che sbaraglia tutti, che anche i tifosi avversari spendono il doppio per andare a vederlo giocare, e spazzolare la propria squadra. Uno che, fosse italiano, sarebbe da mandare all’Unesco. L’altro giorno è tornato a Madrid, in elegante e invidiabile compagnia, è andato in tribunale e ha pagato sull’unghia 18 milioni e rotti di soldini non versati al fisco, e lì è gente che su queste cose si incazza.

 

Poi è uscito sorridente come se gli avessero dato il Pallone d’oro, tanto per lui son bruscolini. Ma apriti cielo, nel nostro paese di evasori assurdamente livorosi con le evasioni degli altri. Maledetto, gli hanno detto, evadeva il fisco e fa pure la sfilata, sorridendo come Battisti. Lo hanno scritto anche certi giornaloni. Ma non uno che abbia notato, coraggiosi come sono, che qui in Italia c’è uno decisamente meno sexy di CR7 che sfila tutti i santi giorni con le felpe e le giacchette rubate ai servitori dello stato, e che al fisco deve 49 milioni ma non li pagherà mai. Anzi ieri è riuscito, siccome sta al governo, a salvare il Senatùr e il Trota per quella brutta storia di quattrini indebitamente occultati a furia di dribbling coi diamanti. Fossimo Libero, scriveremmo: il frocio col culo degli altri.

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