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Sea you e Buonannon

Maurizio Crippa

Il 2019 si è aperto come si è chiuso il 2018 con due navi di due ong tedesche, la Sea Watch e la Sea Eye, che se ne stanno a cavalcioni dei marosi sempre più agitati

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Si apre l’anno nuovo più o meno come si era aperto quello appena andato, e anche il suo predecessore: con due navi del soccorso umanitario (i famigerati taxi del mare) di due ong tedesche, la Sea Watch e la Sea Eye, che se ne stanno da giorni a cavalcioni dei marosi sempre più agitati, sotto il vento freddo e un cielo arcigno che se ne frega del Capodanno. Sono lì che dondolano, non ancora traballano ma può mancare poco, a due passi da Malta e a due e mezzo dall’Italia: senza sapere dove approdare, dove dare riparo al loro piccolo carico, solo 49 persone in tutto, di cui alcune in mezzo al mare da dieci giorni. Tace per principio Malta, l’isola che ritiene di trovarsi lì per caso. Nemmeno si degna di rispondere agli appelli (persino dell’Unhcr), il nostro Capitan Nutella. “In Italia si entra solo chiedendo permesso e per favore”, ha tromboneggiato: e per uno che sta annegando, che vuol dire?

 

Ma c’è qualcuno che lo sa, cosa vuol dire. S’era chiuso, l’anno appena andato, anche con un’intervista sul Corriere. A Steve Bannon, il pasturatore di anime che sta per aprire la sua Alta Scuola in Populismo in un monastero, per forgiare “studenti maturi, gente che vuol cambiare carriera, passare dal no profit ai media, alla politica”. Insomma, una scuola di mostri. Gli hanno chiesto perché mai Salvini piaccia così tanto ai cattolici. Ha risposto: perché “il Papa è un radicale sulla questione dei migranti, ha scarso appoggio pubblico e così rafforza il movimento populista”. E tanti saluti a chi sta in mezzo alle onde.

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