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Napalm e foliage

Maurizio Crippa

L'invasione di insulse foto di Instagram con l’hashtag #foliage e da spam che ti invitano a fare esperienze di “foliage e benessere”

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Approfittare di una pausa della pioggia e del giorno dei Morti, guidando giù dove Milano ridiventa campagna, tra i colori delle foglie fradice. E cantare “cielo grigio su, foglie gialle giù”, che poi era nient’altro che la normalità dell’autunno quando eravamo ancora umani e non divorati dall’idiozia di inventare parole vuote di senso. Quando non ce le facevamo dettare dall’ultimo trend topic. Adesso invece sono invaso da insulse foto di Instagram con l’hashtag #foliage e da spam che ti invitano a fare esperienze di “foliage e benessere”. C’è pure la pubblicità di un libro per imparare a “inseguire i foliage, frugarne tra gli alberi le manifestazioni… momenti di grande bellezza e consolazione”. Insomma invece di accorgersi che “green leaves of summer turn red in the fall / To brown and to yellow, they fade” come cantava Phil Ochs, adesso si fa foliage. E ti viene voglia di raccoglierle tutte, queste foglie di fico di Instagram, e farne un falò. Come il colonnello William “Bill” Kilgor: “Mi piace l’odore del napalm al mattino”.

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