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Obsolescenti e no

Maurizio Crippa

L’Antitrust italiano e il multone milionario a Apple e Samsung per “obsolescenza programmata” in un paese di obsolescenti e cinici

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E’ roba che si potrebbe non credere, o da rubricare, con Antonio Polito, tra le “Prove tecniche di resurrezione”, ma l’Antitrust italiano è vivo e lotta insieme a noi: ieri ha rifilato un multone milionario a Apple e Samsung per “obsolescenza programmata”, cioè per aver deliberatamente accorciato il ciclo di vita dei propri apparecchi, danneggiando i consumatori. E’ la prima volta nel mondo in cui si applica una multa per questa cosa, ma del resto siamo un paese per obsolescenti che non vogliono mollare. Ad esempio c’è il 94enne Scalfari che racconta di quando erano amici lui e Berlusconi, un dieci ere geologiche fa, e fece visita al Cavaliere (che oggi di anni ne ha 35, come si sa) in una sua villa, accanto alla quale il Previdente Immortale aveva fatto costruire dodici tombe. “Vuoi prenotarne una?”, gli disse? L’uomo che dialoga con Dio rispose di no. Più terra terra, quel giovanottone di Vittorio Feltri ha dedicato un commento al libro di Polito sulle bellezze della vecchiaia. Quelli di Libero gli hanno messo un titolo che manco quel cinicone di Feltri avrebbe escogitato: “Invecchiare è bello, si vedono morire gli altri”. Così va, in questo paese di obsolescenti e cinici: l’unica a morire, e molto male, è stata una sedicenne che si chiamava Desirée. Il giovanotto dell’Interno è andato a San Lorenzo, ha detto cose non commendevoli per un ministro, e poi ha concluso: “Tornerò con le ruspe”. Perché siamo un paese per vecchi, ma il fascismo ringiovanisce benissimo.

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